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All'uomo, in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie Barbara Cicioni, sono stati chiesti dettagli su uno scritto trovato nella sua cella, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere

Roberto Spaccino, il marito di Barbara Cicioni, in carcere da fine maggio con l’accusa di aver ucciso la moglie incinta all’interno della loro abitazione di Compignano di Marsciano, è stato sottoposto ad un nuovo interrogatorio dal Pubblico Ministero Antonella Duchini in merito ad un manoscritto contenente una sorta di sfogo personale. 
Il foglio era stato trovato dagli addetti della polizia penitenziaria durante uno dei controlli nella cella del carcere ternano di Vocabolo Sabbione dove Spaccino è rinchiuso, dopo il suo trasferimento da quello perugino di Capanne, disposto secondo alcune indiscrezioni per la presenza nello stesso carcere di personale di sorveglianza avente rapporti di parentela con il recluso.
Spaccino nell’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha fornito quindi alcun dettaglio ulteriore rispetto a quanto scritto. Secondo i suoi legali, il foglio trovato non conteneva riferimenti all’omicidio o alle vicende ad esso collegate.
Spaccino ha sempre negato di avere ucciso la moglie.

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