Non sono cifre tali da consentire di “cambiare la vita” ma, comunque, 300 euro sono quasi mezza mensilità di pensione in più che, soprattutto donne le destinatarie, riceveranno i titolari delle pensioni minime con gli assegni di ottobre.
Su un totale di oltre 3 milioni di pensionati ultra sessantaquattrenni, che, vivendo con meno di 655 euro al mese, riceveranno l’una tantum annuale prevista dall’accordo di luglio tra Governo e sindacati, quasi due milioni sono ex lavoratrici dipendenti (1,36 milioni) ed autonome (540 mila). Poco più di 1,1 milioni saranno invece i pensionati maschi che riceveranno il bonus, distribuiti quasi equamente tra lavoro dipendente (650 mila) e lavoro autonomo (518 mila).
Gli ex lavoratori dipendenti coinvolti dall’operazione saranno poco più di 2 milioni. La maggioranza delle una tantum (1.128.233), emerge dalle tabelle dell’Inps, sarà elargita insieme all’assegno mensile di ottobre per le pensioni di vecchiaia e di anzianità degli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, il più importante dei fondi che raccoglie i lavoratori di industria, commercio, artigianato e agricoltura e che conta circa 11-12 milioni di iscritti. Le donne destinatarie saranno oltre 811 mila, gli uomini quasi un terzo, 316 mila circa.
Guardando ancora al mondo del lavoro dipendente, un numero cospicuo sono anche i pensionati al minimo che vivono all’estero: in questo caso i 300 euro in più arriveranno a 341 mila persone, 99 mila donne e 242 mila uomini.
Ma è soprattutto nelle pensioni ‘indirette’, ovvero quelle di reversibilità ricevute dai coniugi dei lavoratori defunti che la differenza tra maschi e femmine appare più evidente, a vantaggio delle donne. Il bonus arriverà in complesso a 379 mila pensionati, di cui 368 mila donne ed appena 10.800 uomini.
Le pensioni di invalidità che cresceranno di 300 euro saranno invece, sempre nel lavoro dipendente, quasi 129.000.
Tra gli ex lavoratori autonomi, i bonus arriveranno a poco più di un milione di persone: 455 mila coltivatori diretti, mezzadri e coloni (con l’aggiunta di altri 22 mila invalidi); 222 mila artigiani (più 37 invalidi); 247 mila commercianti (più 6.000 invalidi).
Le pensioni indirette che si gonfieranno sono in questo caso più di 37.400, concentrate quasi esclusivamente tra le donne: 35.900 contro 1.500 uomini.
Anche tra gli autonomi, seppur con più proporzione tra i due sessi, le donne destinatarie superano infatti gli uomini: saranno 540 mila contro 518 mila. In entrambi i casi la categoria più consistente è quella agricola: 258 mila donne e 196 mila uomini.
- Redazione
- 15 Settembre 2007
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