Condividi su facebook
Condividi su twitter
Da record anche al Nord la richiesta di lavoratori extracomunitari da parte delle aziende

La necessità di lavoratori immigrati da parte delle imprese italiane cresce a livelli record: il fabbisogno previsto per il 2007 è compreso tra un minimo di 160.000 lavoratori stranieri (54 mila in più rispetto al 2006) e un massimo di quasi 228.000 (oltre 65 mila in più dell’anno scorso), sopra al livello record del 2003 (224.400 unità).
Lo sottolinea Excelsior, il Sistema informativo di Unioncamere e Ministero del Lavoro. Si tratta di un incremento rilevante non solo in termini assoluti ma anche relativi, visto che le assunzioni di lavoratori immigrati a fine anno potrebbero rappresentare il 27,1% delle entrate complessive nel mondo del lavoro (erano il 23,3% nel 2006 e al 28,2% nel 2005).
Le imprese italiane appaiano sempre più orientate ad assumere stranieri che abbiano già maturato specifiche esperienze lavorative: circa la metà degli assunti dovrà infatti avere un certo livello di esperienza. In ogni caso, le imprese prevedono sia necessaria ulteriore formazione per il 75,7% delle assunzioni di immigrati, valore elevato ma in linea con gli anni precedenti (nel 2006 il 74,4% e nel 2005 il 76,1%).
È Roma la provincia italiana nella quale, nel 2007, le imprese assumeranno il maggior numero di lavoratori immigrati. Nella capitale, per l’anno in corso, è prevista l’assunzione di 19.940 immigrati stabili.
Considerando il totale delle assunzioni previste nel 2007, quasi un posto di lavoro su 3 (il 31,1 %) nella provincia di Roma andrà a un immigrato.
In questa «classifica», Roma è seguita da Milano (16.670 assunzioni di immigrati, pari al 23,8% dei nuovi assunti nel 2007); Brescia (7.530 assunzioni; 35,9%); Torino (7.390 assunzioni; 24,3%); Bologna (6.060; 31,4%); Venezia (5.950; 34,8%); Firenze (5.110; 30,6%); Verona (5.030; 30,6%); Padova (5.010; 33,3%); Napoli (4.840; 15,7%).

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter