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La minor quantità sarà compensata dalla maggiore resa del frutto

In Umbria le attese produttive nella produzione di olive sono leggermente inferiori rispetto alla passata campagna. Il fenomeno potrebbe essere amplificato da problemi legati alla siccità e alle alte temperature del mese di luglio, che hanno innescato fenomeni di “cascola”.
La fioritura è stata discreta, come “l’allegagione”, migliore peraltro in provincia di Perugia che in quella di Terni. Qui, infatti, le temperature al di sotto delle medie del periodo hanno determinato ”un’allegagione” inferiore alle attese.
In tutta la regione sono buone le aspettative sul fronte qualitativo, vista l’assenza, al momento, di significativi attacchi parassitari. Sono state poste in essere, comunque, le azioni di monitoraggio per la lotta alla ”tignola carpofaga”, in rapporto all’evoluzione del frutto anticipata rispetto alla situazione normale ed in relazione all’andamento climatico favorevole al parassita.
Questa la previsione dell’Ismea per il quale, comunque, il clima siccitoso dovrebbe limitare nei prossimi mesi i problemi fitosanitari, in particolare gli attacchi di mosca olearia. E’ probabile inoltre una maggiore resa in olio, con benefici anche sul piano qualitativo.
Anche per l’olivicoltura – sottolinea l’Ismea – lo sviluppo vegetativo presenta, un netto anticipo rispetto ai normali calendari, valutato attualmente in 10-15 giorni.
In definitiva la produzione italiana di olio di oliva di pressione non dovrebbe registrare, quest’anno, sostanziali variazioni rispetto alla scorsa campagna.

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