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Come misura precauzionale, chi ha soggiornato in Emilia Romagna è comunque invitato ad astenersi dalle donazioni di sangue

Secondo l’istituto superiore di sanità “la curva epidemica del virus Chikungunya, trasmesso dalla cosiddetta zanzara tigre (Aedes albopictus) e da altre zanzare del genere Aedes ha raggiunto il suo apice a metà del mese di agosto, e appare in discesa.
Ma l’insorgenza di altri piccoli focolai in aree contigue a quella inizialmente colpite, o di casi sporadici in persone che hanno visitato l’area affetta, segnala la necessità di tenere alto il livello di allerta”.
Sono 197 i casi sospetti di infezione da virus Chikungunya segnalati finora, di cui 166 già confermati.
“L’identificazione del focolaio epidemico di febbre da virus Chikungunya in Romagna evidenzia in modo esemplare quanto sia importante prevedere la possibilità di circolazione di virus esotici anche nel nostro Paese e disporre di tecniche diagnostiche in grado di identificarli con tempestività”.
Mentre la Regione Emilia Romagna ha adottato misure per la sicurezza trasfusionale, in Umbria la situazione sembra tranquilla.  L’Avis di Bologna fa sapere che non saranno utilizzate unità di sangue e plasma prelevate dal 1 agosto 2007 nei comuni di Ravenna, Cervia, Cesena e Cesenatico.
Non saranno ammessi alla donazione neanche i candidati donatori che abbiano soggiornato, nelle 3 settimane precedenti il giorno della donazione, nelle suddette zone e questa è una segnalazione di cui dovrebbero tenere conto anche i donatori umbri.
L’andamento è, comunque, benigno
e la malattia si risolve spontaneamente in pochi giorni senza terapia specifica, anche se i dolori articolari possono persistere a lungo e richiedere trattamento sintomatico.
In persone anziane, o con importanti patologie concomitanti, possono essere possibili gravi complicanze, così come avviene per altre malattie virali quali l’influenza.
L’infezione non si trasmette per contatto diretto tra uomo e uomo o per via aerea, ma a seguito di punture da parte di zanzare infette.
Anche se in Umbria non sono stati segnalati casi di infezione virale da Chikungunya, l’U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione della USL2 è comunque impegnata in un attento monitoraggio, nelle attività di sorveglianza epidemiologiche e ambientali, nonché nell’informazione al pubblico.
Nella USL2 è attivo da anni, con il Servizio Disinfestazione, un programma di controllo dell’infestazione da zanzara tigre, realizzato in collaborazione con i Comuni.

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