A settembre le cicogne faranno gli straordinari. Secondo l’esperto, Italo Farnetani, pediatra e docente dell’università degli Studi di Milano-Bicocca, il picco di nuove nascite anche nel 2007 è previsto tra il 24 e il 26 settembre, data del plenilunio.
“In tutta Italia – ha spiegato all’ADNKRONOS SALUTE – si potranno superare i 4 mila neonati al giorno”.
Le cicogne così potranno far superare al punto nascita della media valle del Tevere, presso l’ospedale di Marsciano, la fatidica soglia dei 500 parti all’anno che gli esperti regionali considerano quella minima per la sopravvivenza.
Nel 2006 l’obiettivo è stato mancato per il classico “pelo”. L’anno scorso nel presidio ospedaliero del distretto 3 i parti sono stati 497, di cui 101 cesarei. L’attività ostetrica è stata leggermente inferiore a quella di Castiglion del Lago (514 parti) mentre per adesso i dati di Assisi (679) sono lontani.
Analisi più complesse, fatte dall’assessorato regionale alla sanità, ma riferite al 2004 danno un quadro più approfondito della natalità regionale (in allegato).
E’ opportuno, però, ribadire che esse si basano su un trend in evoluzione. Infatti a Marsciano nel 2002 i parti erano stati 343, per passare a 370 nel 2003, a 388 nel 2004, a 466 nel 2005.
Tra i molti risultati dell’indagine regionale, “almeno due sembrano assolutamente rilevanti:
– l’estrema attenzione con cui le donne umbre scelgono di avere dei figli, il che aumenta il ruolo di fattori non immediatamente sanitari nelle scelte compiute sia in gravidanza che al momento del parto (ricorso al privato, forte uso della diagnostica invasiva prenatale, ecc.) anche se in queste scelte pesa molto la condizione socio economica in cui vive la donna;
– la crescente percentuale di donne straniere che partoriscono in Umbria – una frazione pari ormai ad un parto su cinque – che di fatto presentano i maggiori profili di rischio relativamente sia ai tempi con cui svolgono i controlli in gravidanza che alle condizioni in cui espletano il parto, che, infine, agli esiti.”
