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Fuori norma quasi il 9% dei campioni prelevati dalla Usl; anche un quarto delle piscine pubbliche controllate non sono risultate a norma

I dati diffusi dalla USL 2, relativi al 2006, mostrano una situazione preoccupante per le acque potabili della media valle del Tevere .
Nei prelievi effettuati nell’intero territorio di competenza dell’azienda sanitaria, passati da 3.176 del 2005 a 2.991 del 2006, solo il 3,64% (109) hanno avuto un esito difforme rispetto ai parametri chimici e biologici previsti dalla normativa.
Nel distretto Marsciano – Todi la percentuale si impenna fino ad arrivare ad un eclatante 8,77%.
In pratica quasi la metà delle difformità rilevate in tutta la Usl sono state accertate nel distretto 3 (52).
Infatti nel perugino la percentuale è del 1,36%;nell’assisano del 3,04% e nel Trasimeno del 4,89%.
Non migliore è stato l’esito dei controlli nelle piscine. Qui la percentuale dei risultati fuori norma sale al 24,79%.  Un valore enormemente superiore a quello medio della Usl (9,98%) oltre che a quello dei restanti distretti: perugino 7,94%; assisano 6,86%; Trasimeno 2,17%.
Il commento positivo fornito dalla direzione della Usl, quindi, per la media valle del Tevere non può valere.

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