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A Castiglione della Valle, frazione di Marsciano, si è corsa la quinta edizione della manifestazione nata nel 1980: la storia e la cronaca di una gara ricca di emozioni

Si è conclusa domenica 2 settembre a Castiglione della Valle, la quinta edizione moderna del “Palio dei somari”; la manifestazione si svolge nella frazione del nord marscianese dagli anni ‘80, anche se durante la sua storia ha avuto degli stop e delle formule variate.
Tutto nacque appunto nel 1980, quando si sentiva un gran parlare dei palii dei somari, che si svolgevano sia in Toscana che in alcune zone del ternano. Un paese rurale come Castiglione non poteva non avere il suo palio; fu così che Castiglione venne diviso in quattro rioni: le Casenuove, il rione della campagna e delle tradizioni; la Torre, il rione del borgo; i Baldani, che prendono il nome dal castello che c’è nella collina davanti al borgo; e la Stazione, rione fortemente legato alla linea ferroviaria che passava a Castiglione della Valle.
La formula del palio è stata sempre molto semplice: a contendersi il titolo sono 4 fantini appartenenti ai 4 rioni; il percorso è rimasto invariato negli anni, tutto si svolge nella parte bassa del paese, la partenza è dinnanzi al “Faro”; l’anello conta tre curve.
Le sfilate rionali che precedevano la corsa sono andate in crescendo di anno in anno; nelle prime edizioni il fantino poteva anche essere portato in spalla dai suoi compagni di rione, ma con il passare del tempo si sono visti carri sempre più elaborati e grandi; la Stazione ha fatto del treno il suo simbolo, le Casenuove rappresentano sempre un qualche elemento delle vita contadina, la Torre ricorda le origini medievali, i Baldani sono la mina vagante, che possono avere come tema Bacco, “Il Castello”, “La primavera” ed “Il fantino sullo spazio”.
L’evento è andato in crescendo fino al 1985, quando si svolse l’ultima edizione rionale; da quell’anno il palio sarebbe continuato, ma come interpaesano, senza più le sfilate e le sfide dei 4 rioni di Castiglione della Valle.
Lo stop definitivo avvenne nel 1989, con 14 anni di pausa; le 6 edizioni rionali videro trionfare una volta Burnelli per le Casenuove, 2 volte il palio andò alla Torre con il fantino “Cencio” e ben tre volte il fantino verde Nello Chiappini trionfò per il rione dei Baldani.
Il palio dal 1985 rimase nelle mani del rione Baldani che lo ritirò fuori nel 2003, nella prima edizione del palio “moderno”; le sfilate già dal 2003 sono subito ripartite ad alto livello, per quanto riguarda i fantini c’è stato il cambio generazionale quasi completo. Per onor di cronaca il palio del 2003 andò al fantino debuttante Gianfranco Franchi, del rione Baldani, capace di bissare il successo anche l’anno successivo.
Nel 2005 è stata la volta della Torre con il fantino Federico Frittelli a conquistare il palio, tornato nel 2006 sempre nelle mani di Gianfranco Franchi, che al momento contende il titolo di fantino plurivincitore al suo corrionale Nello Chiappini.
Come vuole la tradizione le sfilate dei rioni avvengono in ordine inverso rispetto a quello d’arrivo dell’edizione precedente; nell’edizione 2007 il percorso è minimamente cambiato, visto che a maggio è stata consegnata alla cittadinanza la nuova piazza; i somari si sono ritrovati a correre in un circuito quasi completamente asfaltato, con un tratto in pietrisco.
Il primo rione a sfilare quest’anno è stata la Stazione, che aveva come tema il “Giro d’Italia”; ed ecco che durante la loro sfilata si vedono comparire Coppi e Bartali, affiancati ai vari Bettini, Simoni e tanti altri campioni di tutti i tempi, con dietro la carovana pubblicitaria che chiude il giro: Ava che fa la bava, Wladimero il pulcino tutto nero, il Festha Tiè e così via.
Secondo rione a sfilare, i gialli delle Casenuove. Dopo di loro è stata la volta della Torre, che oltre alla sfilata medievale ha voluto ricordare come la vita al castello fosse legata al Nestore, rappresentando nella sfilata sia il fiume stesso, che tutte le figure che intorno a lui vivevano.
Ultimo rione a sfilare, con ben in vista il palio conquistato nel 2006, i Baldani, con il fantino campione, Gianfranco Franchi, portato in trionfo su di una biga, trainata dagli schiavi degli altri rioni; il tema della sfilata era il Nilo e la vita degli egizi.
Terminate le sfilate, mentre i fantini fanno il giro d’onore con i somari su un carro, avviene l’estrazione delle belve; ogni anno dopo l’estrazione arrivano i pronostici, quasi sempre disattesi.
La somara della Stazione aveva i pronostici del caso, ma la corsa è stata rocambolesca.
Al primo giro sono avvenute subito tre cadute, la prima, rovinosa, ha visto coinvolto Manuel Venneri, delle Casenuove, rimasto attaccato al somaro e trascinato per alcuni metri, le altre due hanno visto coinvolto Daniele Fuso della Stazione; entrambi non sono riusciti a risalire sui somari e da quel momento si è assistito a due gare; davanti i somari scossi che andavano quasi costantemente, dietro, oltre al fantino che inseguiva il suo somaro, c’erano Federico Frittelli per la Torre, e Gianfranco Franchi per i Baldani, addirittura doppiato di un giro.
Gli spettatori hanno potuto assistere a due volate dei somari scossi; la prima volata si è bloccata a 50 centimetri dal traguardo a causa dei festeggiamenti anticipati dei rionali della Stazione; le belve spaventate sono tornate indietro, per ripresentarsi sul traguardo pochi minuti dopo, con un altro sprint, andato però alle Casenuove, che hanno vinto il loro secondo palio dei somari.

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