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Tra le candidature Boccali e Bruscolotti, potrebbe spuntare il classico terzo "che gode" (Bocci o Bracco?)

Continua in Umbria la lenta marcia di avvicinamento al Partito Democratico, marcia il cui primo faticoso traguardo è l’individuazione del segretario. I Democratici di sinistra hanno avanzato ufficialmente la candidatura dell’assessore comunale di Perugia Wladimiro Boccali; la Margherita dovrebbe rispondere con il nome di Maria Pia Bruscolotti, che fra i suoi meriti ha pure quello di essere donna e di contribuire ad assicurare il rispetto delle “quote rose” preteso da Veltroni (che si dice spingerebbe affinchè della segreteria umbra faccia parte anche l’ex sindaco di Todi Catiuscia Marini).
Il loro cammino verso la massima poltrona regionale del nuovo soggetto politico appare però incidentato e non è escluso che, se la questione dovesse finire a “braccio di ferro”, fra i due litiganti non spunti il classico terzo. In molti, infatti, credono che sia Gianpiero Bocci che Fabrizio Bracco (ricordate il famoso fattore “B”?), i quali si sono sfilati con tempi e motivazioni diverse dalla corsa, potrebbero rappresentare alla fine la soluzione su cui convergere.
Il continuare delle schermaglie, mentre il tempo continua a scorrere inesorabile, sta rendendo sempre più difficile la comprensione delle enunciazioni sulla presunta portata innovatrice dell’operazione chiamata Partito Democratico. Dov’è la novità se il primo problema è quello della spartizione preventiva degli incarichi?

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