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Consigli per evitare le truffe

Causa il diffondersi del fenomeno, si ritiene utile riproporre all’attenzione dei lettori l’articolo del marzo scorso, anche nella considerazione che, come la primavera, anche l’autunno è stagione propizia per le truffe dello specchietto.

Con il prossimo ritorno del bel tempo, sulla E45 saranno in agguato le solite “sòle” alla romana o alla napoletana.
Vittime preferite gli automobilisti; che viaggiano soli, a non grande velicità, preferibilmente col finestrino di destra semiaperto e, magari, donne.
Lo scenario è quello solito.
L’automobilista sorpassa un mezzo pesante, preceduto da un’auto all’interno della quale c’è, oltre all’autista, una donna o un bambino o entrambi.
Impegnato nel sorpasso del mezzo pesante, l’autista presta la massima attenzione alla strada ed in particolare alla barriera spartitraffico, quando percepisce appena un piccolo rumore metallico oppure come un rotolare di una lattina sotto la sua auto.
Terminato il sorpasso del mezzo pesante, l’auto che seguiva tale mezzo segue quella del nostro automobilista e comincia a suonare e lampeggiare freneticamente, facendo segno al nostro ignaro guidatore di accostare.
Se si accosta alla prima piazzola la “sòla” è pronta per essere somministrata. L’autista “pazzo” scenderà dall’auto accostandosi dal lato di destra all’auto della vittima designata.
Dirà, con fare irato, che nel sorpasso la sua auto è stata urtata, distruggendo o danneggiando lo specchietto retrovisore e sparerà la sua richiesta “ 150 euro”(almeno).
A riprova inviterà a verificare lo specchietto destro dell’auto presunta “investitrice”.
In effetti si troverà un segno sullo specchietto, ma, se si guarda bene, è solo un segno di gesso che viene via al tocco.
Anche il rumore sentito è quello di una lattina di birra fatta rotolare sotto l’auto in sorpasso o il rumore un colpo sulla scocca dell’auto sorpassata fatto proprio dall’autista di quest’ultima auto.
Se il presunto danneggiatore chiederà di fare la denuncia all’assicurazione, il danneggiato troverà mille scuse e farà uno sconto. se si paga si è vinto il primo premio della “sòla”.
Consigli pratici, quindi: non fermarsi alle sollecitazioni, se vuole il presunto danneggiato potrà rilevare il numero di targa del danneggiatore e farsi valere.
Se, ingenuamente, ci si ferma, chiamare subito le forze dell’ordine: il truffatore avrà allora urgenza di allontanarsi.
Se una tale azione viene ritenuta troppo rischiosa, sostenere di non aver soldi in tasca.
In qualche caso il truffatore vi darà appuntamento per risolvere amichevolmente la questione: andateci coi carabinieri, come recentemente fatto da una signora avveduta.

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