Condividi su facebook
Condividi su twitter
A Todi, in vista del prossimo Consiglio comunale, quando si dovrebbe procedere al rinnovo dei componenti, si alza il livello dello scontro fra gli schieramenti politici
todi6

Il prossimo Consiglio comunale di Todi è convocato per mercoledì 5 settembre e sarà un’altra seduta al “calor bianco”. Non si è infatti ancora spenta la eco della riunione del 20 agosto, caratterizzata dalla lunga coda di polemiche, che già si aprono nuovi fronti di scontro fra le forze politiche cittadine.
Due, sicuramente, gli argomenti su cui, più che su altri punti all’ordine del giorno, si appunterà il dibattito fra gli schieramenti. A testimoniarlo sono le prese di posizione preventive di alcuni partiti in merito al rinnovo della commissione edilizia e della gestione del servizio rifiuti.
A proposito della “commissione comunale per la qualità architettonica e il paesaggio”, questo il nuovo nome attribuito a tale organo consultivo dalla legge del 2004 che ha sensibilmente modificato le funzioni dell’ex commissione edilizia, il sindaco Ruggiano ha ripetuto nei questi giorni fino alla noia che quella in carica è illegale e illegittima da tre anni e che quindi bisogna procedere al suo rinnovo senza porre altro tempo in mezzo.
D’altra parte, già sotto la precedente Amministrazione era stata recepita nel 2005 l’indicazione della legge, senza però provvedere alle nomine delle figure tecniche previste. “In Comune – ha detto il primo cittadino prima di partire per qualche giorno di vacanza – sono da tempo pervenuti i curriculum di chi aspira ad occupare quei posti: noi vogliamo esaminarli senza preclusioni, individuare insieme a tutto il Consiglio le professionalità migliori e rendere operativa la commissione, altrimenti viene il sospetto che il centrosinistra abbia interessi precisi a mantenere la situazione irregolare attuale“.
Pur senza rispondere direttamente a Ruggiano, il primo ad uscire sulla questione è stato il consigliere comunale Andrea Caprini (Rifondazione comunista), il quale, “pur consapevole del ritardo con cui ci si appresta alla nomina”, invita ad una “riflessione sulla composizione e sul metodo da adottare per l’individuazione dei singoli componenti”.
Caprini ricorda come il Consiglio comunale abbia deciso nel 2005 che, oltre a quelle imposte dalla legge regionale, a Todi fossero inserite nella commissione anche le figure di un agronomo e di un ingegnere esperto in prevenzione sismica. Rifondazione ritiene ora che “debba essere valorizzata anche la professionalità dei geometri, in quanto attori protagonisti dello sviluppo edilizio ed urbanistico del territorio, attraverso l’inserimento di un rappresentante dell’Ordine nella commissione”.
Oltre a questo, Caprini pretende un confronto sui “criteri sulla base dei quali selezionare i curriculum degli aspiranti per evitare che le scelte siano condizionate da inclinazioni partigiane dei partiti dimenticando che la commissione è un organo tecnico“.
Immediata la risposta a Caprini di Mario Epifani di Fiamma Tricolore che dal suo blog (3.500 contatti in appena dieci giorni, grazie probabilmente anche alla presenza di un banner a pagamento sul nostro sito), il quale rifiuta “lezioni di moralità politica” e si chiede se le stesse parole sarebbero state pronunciate se le elezioni le avesse vinte il centrosinistra. “E’ come predicare la verginità alle passere – scrive Epifani. Caprini dimentica che sotto l’amministrazione dei sinistri, le varie presidenze, i consigli d’amministrazione degli Enti ed ogni piccolo scranno di potere, veniva occupato dai loro esponenti, senza badare né alle competenze, né all’interesse della collettività tuderte.” 
Sull’argomento sono intervenuti più polemicamente i Democratici di sinistra, sostenendo che l’attuale commissione non è affatto abusiva, in quanto il regolamento edilizio comunale del 2005 prevede che i suoi membri restano in carica per lo stesso periodo del Consiglio comunale e comunque sino alle nomine del Consiglio comunale subentrante.
I Ds rinfacciano in proposito al sindaco e al centrodestra di essere stati completamente assenti dal Consiglio in quell’occasione, disertando l’aula senza preoccuparsi come fanno oggi dei destini della città. Il documento diessino prosegue accusando Ruggiano di applicare la legge dei due pesi e delle due misure, ricordando che l’opposizione sarà precisa, puntuale e nel merito, chiudendo provocatoriamente con “noi dieci anni di silenzio, come li avete fatti voi, non li faremo”.
Date tali premesse, è lecito aspettarsi che prima di arrivare al voto, più o meno condiviso, in Consiglio comunale ci sarà di che ascoltare, soprattutto se, come si prevede, ci sarà un pubblico numeroso ad assistere e giudicare.
Per completezza di informazione, proponiamo in allegato i documenti integrali diffusi da Rifondazione comunista e dai Democratici di sinistra, partito che ha fatto pervenire in redazione anche il frontespizio della seduta del 2005 sulla commissione edilizia disertato dal centrodestra.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter