Forse le rondini hanno percepito in anticipo l’uragano che ha attraversato tutta l’Umbria: dal mare laziale fino all’Appennino.
Prima o dopo questo fenomeno atmosferico tipico delle aree tropicali doveva accadere, vista l’elevata temperatura raggiunta dalle acque del Tirreno, ma molti sono rimasti sorpresi dal percorso molto lungo della perturbazione, anche su terreni montuosi, che è restata di una buona potenza fino alla fine.
Non sono state sorprese le rondini, che nell’estate 2007 hanno deciso di migrare in anticipo di un mese sulla normale tabella di marcia.
Segno che per loro la bella stagione è finita ed ennesimo esempio di quanto la natura stia cambiando abitudini e comportamenti a causa dei mutamenti climatici.
“Nell’Italia del Centro Nord le rondini sono già partite da circa 10 giorni, in anticipo di quasi un mese rispetto al solito” ha affermato infatti Giampiero Maracchi, direttore dell’istituto di biometeorologia Ibimet-Cnr di Firenze, aggiungendo che “in contemporanea le cicale hanno smesso di cantare, ma questo rientra nella norma”.
Qualcuno vorrebbe far coincidere la partenza delle rondini con l’abbassamento della temperatura, ma non sembra al momento che questo si sia verificato. Certo, invece, che le turbolenze d’aria ci sono state e potrebbero quindi aver inciso sulla scelta di migrare.
- Redazione
- 30 Agosto 2007
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