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Lo sostiene il consigliere regionale di Forza Italia, Ada Urbani, che chiede di stimolare la collaborazione con gli operatori privati

Scetticismo sulla tenuta del flusso turistico in Umbria è stato espresso dal consigliere regionale di Forza Italia Ada Urbani soprattutto perché mancherebbe una adeguata segnaletica.
“In Umbria il turismo è in aumento, ma mancano i servizi indispensabili perché il fenomeno si stabilizzi”.
Occorrerebbe “impegnarsi, perlomeno, nella risoluzione dei problemi più semplici da soddisfare come, ad esempio, quelli relativi alle varie segnaletiche delle quali la regione è assolutamente carente“.
A Città di Castello secondo l’Urbani ”lo ‘straniero’ che vuole raggiungere il centro storico è costretto, per mancanza di apposite indicazioni segnaletiche, a chiedere aiuto a cittadini di passaggio. anche a Foligno esistono le stesse lacune.
Non solo, allargando la visuale la problematica si estende in tutta la regione. “In Umbria – sostiene – nella maggioranza delle nostre città e dei nostri borghi, ai turisti non vengono offerti percorsi né artistici, né enogastronomici, né storici, né d’altro tipo. Per non parlare di indicazioni in lingue diverse dall’italiano di fronte a monumenti e chiese”.
”Forse – suggerisce la consigliera regionale – basterebbe accordarsi con negozianti, albergatori ed operatori locali che sarebbero felici di promuovere l’immagine delle loro città per averne un giusto ritorno: basterebbe avere la sensibilità di interazione tra pubblico e privato.
A giudizio dell’esponente forzista “se in Umbria si sono registrate più presenze è solo dovuto al fatto che l’Italia ha cominciato a ‘tirare’ di più e non certo per l’attuazione della programmazione regionale o della
sollecita attivazione delle amministrazioni locali in sinergia con l’Apt regionale”.

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