Le “sezioni primavera” delle scuole materne e dei nidi non avrebbero trovato in Umbria, un sufficiente sostegno. Lo sostiene il consigliere regionale di An Andrea Lignani Marchesani in una interrogazione secondo la quale “soprattutto quelli a gestione pubblica, non hanno saputo creare un numero sufficiente di quelle “sezioni primavera”, come servizio ponte riservato ai bambini di due e tre anni finanziato con fondi nazionali”.
Per Lignani Marchesani l’importante progetto ha trovato impreparato il sistema scolastico umbro che è solito proclamarsi all’avanguardia. Su 68 progetti ammessi, solo 16 scuole che hanno potuto cogliere l’opportunità, e questo comporta che, “dei quasi 30 milioni di euro, messi a disposizione dai Ministeri della Pubblica Istruzione, della Solidarietà sociale e della famiglia, prenderanno la via dell’Umbria solo pochi spiccioli”.
L’Umbria, “per il gap strutturale dimostrato in questa vicenda delle cosiddette ‘Sezioni primavera’, si classifica come la peggiore delle Regioni a statuto ordinario (solo la Sardegna ha fatto peggio), dimostrando la propria incapacità di programmazione e di accesso ai finanziamenti nazionali”.
- Redazione
- 25 Agosto 2007
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