Per il centrosinistra di Todi i guai non finiscono mai. Dalla sconfitta elettorale in poi, infatti, per lo schieramento che comprende Ulivo, Sdi e Rifondazione comunista non c’è stata pace. Ieri l’ultimo episodio in Consiglio comunale con la “diserzione” programmata di buona parte dei consiglieri ma non di tutti.
Ad aggiungere il “carico da undici” arriva ora la presa di distanze dai suoi ex compagni di Mauro Giorgi, già dimessosi polemicamente dai Ds nelle scorse settimane. Assente ieri perchè in vacanza con la famiglia, Giorgi ci tiene a far sapere che se fosse stato a Todi sarebbe non solo andato in Consiglio assicurando così il numero legale ma avrebbe anche votato a favore di tutti i punti iscritti all’ordine del giorno.
Non contento, il “consigliere solitario” (figura iscritto al gruppo misto) non si fa sfuggire l’occasione per sferzare lui stesso il centrosinistra, soprattutto chi ne guiderebbe nelle retrovie le scelte.
Il suo, pur non apparendo un “salto della quaglia” nell’opposto schieramento, torna ad accendere nuova apprensione in chi, anche ieri, dava per scontato che Giorgi, pur fuori dal partito, si sarebbe comunque continuato ad adeguare alle scelte decise dai vertici del centrosinistra.
“A proposito di quanto accaduto nell’ultimo Consiglio comunale – scrive Giorgi – tengo a precisare che la mia assenza è dovuta essenzialmente a motivi di ferie, in un periodo già prenotato da tempo. Mi preme dichiarare che se fossi stato presente a Todi avrei garantito il numero legale e votato a favore delle pratiche portate in Consiglio comunale. Questo semplicemente per il fatto che erano questioni di carattere tecnico che riguardavano alcuni cittadini, i quali ora subiranno dei ritardi e credo che a loro non interessino le alchimie politiche e personali.
Tra l’altro – prosegue Giorgi – mi risulta che la convocazione era stata concordata da tutti, anche sui singoli punti, nella conferenza dei capigruppo, tanto che prima di partire mi era stato assicurato sul regolare svolgimento del Consiglio; un simile comportamento è quindi ancora più incomprensibile e scorretto.
Altra ragione per la quale avrei votato a favore è che le pratiche in questione riguardavano la precedente Amministrazione comunale, pertanto non dovevano esserci controindicazioni. Altrimenti come ci si può continuare a lamentare che il centrodestra si appropria delle cose avviate dall’Amministrazione di centrosinistra e poi non si va neppure a votare gli atti oggi conseguenti? Evidentemente tutto fa spettacolo, solo che spettacolo lo ha fatto soltanto il sindaco Ruggiano a danno del centrosinistra di fronte ai cittadini presenti.
Se tale atteggiamento voleva essere un messaggio al centrodestra, per dirgli che sono indispensabili i voti del centrosinistra per garantire il programma di questa Amministrazione, forse sarebbe stato meglio e più efficace non farlo pesare sulle spalle dei cittadini. Perché qualsiasi strategia si sia voluto attuare sarebbe stato il caso di tenere conto del fatto che gli elettori meritano più rispetto ed eventuali prove di forza non devono essere fatte sulla loro pelle.
Quanto è accaduto – conclude Giorgi – credo non faccia bene alla sinistra, a quella sinistra che proprio a Todi deve riconciliarsi con i cittadini, quei cittadini che hanno voluto darci delle chiare indicazioni sul modo di fare politica, indicazioni a quanto pare ancora snobbate e disattese. Le lezioni evidentemente non bastano mai: continua ad imperare l’arroganza, la presunzione e il disinteresse verso le esigenze reali dei cittadini. Questa non è certo la strada per ‘andare in Paradiso’ se si vuole mettere in difficoltà il centrodestra: gli argomenti sui quali ci si deve confrontare devono essere di carattere politico”.