Una ‘toppa’ biodegradabile, in grado di riparare un difetto cardiaco che colpisce una persona su quattro, è stata sviluppata dal Royal Brompton Hospital di Londra. Secondo quanto riferisce il sito della Bbc, grazie all’innovativa protesi è possibile richiudere il buco tra le due camere superiori del cuore che si forma durante la gestazione e che in genere si richiude dopo la nascita, ma non per tutti.
Il ‘forame ovale’ (Pfo), questo il nome scientifico del difetto, è un’apertura nella parete del cuore che di solito è asintomatica, ma è legata a un aumento per alcuni soggetti del rischio di emicrania e ictus. Normalmente il buco si richiude chirurgicamente con una protesi permanente, ma con danni ai tessuti e rischio infiammazione.
I medici inglesi hanno sviluppato una protesi biodegradabile che una volta inserita spinge il cuore ad autoripararsi e sparisce dopo al massimo trenta giorni lasciando il buco chiuso. Fino a questo momento il nuovo apparato è stato utilizzato con successo su 70 pazienti a rischio di ictus. Alcuni di questi dopo il trattamento hanno avuto un miglioramento anche della loro emicrania. Il Pfo è implicato in un tipo particolare di questa patologia, che costituisce il 10-15% del totale.
- Redazione
- 16 Agosto 2007
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