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A settembre verrà inaugurata "Sconfinamenti: per una collezione di arte contemporanea nella città di Todi"
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A settembre inizia la nuova stagione del palazzo del Vignola. Una stagione che verrà inaugurata da “Sconfinamenti: per una collezione di arte contemporanea nella città di Todi: omaggio a Piero Dorazio”.
Su invito del curatore della mostra Graziano Marini, alcuni artisti italiani e stranieri metteranno generosamente a disposizione una delle loro opere più significative, per rendere un tributo al grande pittore Piero Dorazio, recentemente scomparso, e poter dare vita ad una consistente e futura collezione permanente d’arte contemporanea nella città di Todi.
La prima parte della collezione sarà inaugurata il 9 settembre 2007 al Palazzo del Vignola (alle ore 11) e rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2008. In occasione dell’inaugurazione si svolgerà un concerto tenuto dal maestro Stefano Giardino, che avrà come tema “Il parallelismo tra musica e pittura” dal Novecento ad oggi, sottolineando gli aspetti che hanno legato la musica con le altre arti.
“Con questa mostra – evidenzia una nota – si cerca di rispondere alla richiesta di alcuni artisti italiani e stranieri, residenti nel territorio, di costituire una collezione permanente d’arte contemporanea nella città di Todi. La carenza di investimenti da parte di istituzioni pubbliche per l’arte, la scarsità di borse di studio e l’insufficienza di musei di arte contemporanea, hanno portato ad un lento ed inesorabile isolamento della cultura artistica moderna italiana rispetto agli altri Paesi del resto d’Europa”.
“L’iniziativa – prosegue il comunicato – intende dare un esempio progettando questa prima collezione permanente di arte moderna a Todi e, al contempo, rendere omaggio a Dorazio che per oltre trent’anni ha lavorato e vissuto con attiva partecipazione nel territorio tuderte. Giova ricordare che Piero Dorazio è stato uno tra i più importanti protagonisti dell’arte moderna italiana nel dopoguerra, è stato l’artista italiano, l’intellettuale lucido e non corrotto, che generosamente e più di ogni altro ha lottato per promuovere l’arte moderna italiana nel mondo e per tutta la vita si è sempre battuto per difendere la libertà e l’indipendenza della cultura”.

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