Criticata sul versante orvietano, la Comunità Montana “Monte Peglia e Selva di Meana” ha inteso puntualizzare il proprio impegno sia nella fase di prevenzione, sia in quella di sorveglianza che nella fase di spegnimento degli incendi veri e propri.
In primo luogo la Comunità fa presente che “l’attività forestale e manutentiva sugli oltre dodicimila ettari di Demanio regionale, si sviluppa costantemente durante tutto il corso dell’anno facendo sì che in queste aree è rarissimo lo svilupparsi di focolai”.
L’attività di prevenzione, poi, nel corso del periodo di maggiore pericolosità (dichiarato dalla Regione dell’Umbria), ha visto una sorveglianza continuativa anche attraverso opportuni accordi con le associazioni di volontariato PROCIV dell’Orvietano e Rosa dell’Umbria.
Sul fronte del contrasto diretto degli incendi, la Comunità Montana ha messo in campo tre squadre operative di due operatori ciascuna muniti di modulo antincendio posto su automezzo fuoristrada.
Gli uomini messi in campo fino ad ora hanno operato in numerose occasioni, che vanno dagli incendi di Acquasparta, Calvi dell’Umbria a quelli di Todi/Pontecuti, Fabro/Allerona, Montegabbione e da ultimo a quello di Orvieto/Rocca Ripesena.
In questi casi la Comunità Montana ha provveduto anche alle successive operazioni di bonifica che sono indispensabili per evitare il riaccendersi del fuoco.
- Redazione
- 12 Agosto 2007
Condividi su facebook
Condividi su twitter