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Sono ex ospiti della Comunità Incontro di Amelia

La notizia che Don Gelmini, il fondatore della Comunità Incontro, è indagato dalla procura di Terni con l’accusa di abusi sessuali potrebbe essere collegata all’improvviso stop intervenuto nella polemica di An contro i Sert dell’Umbria.
Nella proposta di istituzione di una commissione di indagine regionale sul fenomeno delle tossicodipendenze, il consigliere Zaffini puntava, in modo esplicito, sul ruolo delle comunità terapeutiche nelle azioni di recupero dei tossicodipendenti e riportava critiche di tali ambienti su presunte iniziative regionali volte a dotare i malati di farmaci salvavita, da impiegare in caso di “overdose”. Saltata la proposta della istituzione di una commissione speciale, Zaffini aveva annunciato una conferenza stampa, che poi fu improvvisamente annullata suscitando perplessità e curiosità.
Secondo il quotidiano “La Stampa” alcuni ex ospiti, forse due, delle strutture della comunità ad Amelia, avrebbero formulato le accuse: molte e abbastanza concordanti. I pubblici ministeri che seguono la delicata vicenda, che vede da una parte giovani che hanno avuto o hanno tuttora a che fare con la droga e dall’altro un personaggio molto noto, con svariate conoscenze politiche le quali si stanno muovendo con dichiarazioni di appoggio al sacerdote, avrebbero sentito anche don Gelmini in un formale interrogatorio che, per “La Stampa”, sarebbe stato “lungo e drammatico.”
Il portavoce di Don Gelmini ha messo in evidenza in una dichiarazione la preoccupazione che la vicenda possa mettere a rischio il lavoro di anni nei 287 centri della Comunità incontro e che, a difesa del fondatore, potranno portare le testimonianze le decine di migliaia di giovani che hanno frequentato le strutture di recupero. Si è espresso anche un portavoce dell’ufficio stampa diocesano di Terni dichiarando che, nonostante l’indagine vada avanti da più di un anno, nessuno ne avuto sentore e che ci si augura che tutto sia smentito quanto prima.

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