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Un sondaggio conferma i sospetti: meno soldi e tempo per le vacanze

E’ cambiato il vento sulle vacanze degli italiani. Secondo un sondaggio di IPR Marketing per «Il Sole-24 Ore», in coincidenza col “grande esodo” d’agosto, solo 56 persone su 100 quest’anno andranno in vacanza, il 12% in meno dello scorso anno. Dopo gli entusiasmi del 2006, si tratta di un brusco ritorno ai livelli del 2005, quando i connazionali in viaggio erano stati 55 su 100. Rispetto ad allora, tuttavia, sono minori gli indecisi, oggi l’8% contro il 13% di due anni fa.
A scoraggiare la partenza sono in genere motivi economici
, ostacolo insormontabile per il 52% degli intervistati. Una persona su quattro, tuttavia, rinuncia al viaggio per motivi di lavoro, mentre due anni fa questo fattore non pensava per oltre il 16 per cento.
Per chi parte la destinazione è sempre più domestica: il 79% degli intervistati rimarrà in Italia, mentre nel 2005 era il 71%. Di contro il viaggio all’estero si tramuta in realtà solo per il 19% del campione, dieci punti percentuali in meno del 2005.
Si tratta di vacanze brevi, che in oltre un terzo dei casi non superano la settimana e che per un altro 30% sono comprese tra 7 e 14 giorni. Per il 27% delle persone, inoltre, saranno di durata inferiore rispetto allo scorso anno. Sono anche ferie per lo più economiche: il 56% delle famiglie, contro i149 dello scorso anno, non spenderà più di mille euro a persona, con la fascia più numerosa (43%) compresa tra i 500 e i mille euro. Diminuiscono del 7%, di contro, i viaggi che costano tra i mille e i 3 mila euro a testa. Ciononostante, quattro italiani su dieci credono che la spesa sarà superiore rispetto a un anno fa. I rincari, per il 40% del campione, saranno compresi tra il 10% e il 12%.
Per decidere la meta, in ogni caso, si fa sempre più di testa propria: il 61% degli intervistati sceglie dopo aver sentito amici (33%) o essersi informato su internet (28%), mentre solo uno su cinque, la metà di due anni fa, si affida alle agenzie di viaggio.
Una volta a destinazione, gli italiani non rinunciano all’albergo, preferito dal 36% degli intervistati e in salita nelle preferenze, così come i residence e i villaggi (+3%). Perdono invece appeal i campeggi (-1%) e le case vacanza – di proprietà o in affitto – che fanno registrare una flessione del 4% nelle preferenze.
Per raggiungere la villeggiatura, infine, il mezzo prediletto rimane l’auto privata, scelta dalla metà degli italiani. Tra i mezzi pubblici, l`aereo è scelto dal 24% delle persone e il treno dal 12%. Un peso percentuale che si è praticamente invertito rispetto a soli due anni fa.

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