Le istallazioni di pannelli per la produzione di energia col metodo fotovoltaico, si stanno estendendo nel campo di chi può permettersi sostanziosi investimenti iniziali e così usufruire di buoni guadagni futuri. Dall’aumento delle istallazioni è disceso un aumento dei problemi fiscali connessi. Problemi di cui ora l’agenzia delle entrate fa tabula rasa con una circolare.Le tariffe incentivanti corrisposte alle persone fisiche, agli Enti non commerciali o ai condomini che utilizzano pannelli solari, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, non formano reddito imponibile se l’energia è destinata esclusivamente agli usi “domestici”. La circolare specifica che l’incentivo rilevante ai fini di imposte dirette e dell’IRAP è solo quello realizzato nell’ambito di un’attività commerciale.
In nessun caso, comunque, il contributo rientra nel campo di applicazione IVA, perché le somme erogate rappresentano un “contributo a fondo perduto” percepito in assenza di una controprestazione.
Oltre agli aspetti prettamente fiscali (disciplina IVA, IRAP, imposte dirette applicabile alle tariffe incentivanti ricevute per l’energia prodotta e i ricavi derivanti dalla vendita), la circolare contiene un riepilogo della normativa sugli incentivi in conto energia e ricorda i criteri per la determinazione della tariffa. Riepilogo che alleghiamo
- Redazione
- 29 Luglio 2007
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