La tempesta era nell’aria e stamattina è scoppiata. Mario Epifani, consigliere comunale di Fiamma Tricolore, additato dal sindaco Ruggiano come “esagitato e rompiscatole” sulla vicenda del Todi Festival, ha reagito e lo ha fatto con la schiettezza e durezza che da sempre lo contraddistingue.
Il bersaglio è il primo cittadino, al quale Epifani non fa sconti di sorta, alla stessa stregua di come è solito comportarsi nei confronti dei “sinistri”. Il documento diffuso si articola in otto pesantissimi “capi d’accusa” e in una sorta di “avviso di garanzia” politico per Ruggiano, la cui Amministrazione si trova a fronteggiare la prima crisi ad appena un mese e mezzo dal suo insediamento e alla vigilia dell’importante Consiglio comunale convocato per stasera.
“Sulla vicenda di Todi Arte Festival – scrive Mario Epifani – ho atteso, responsabilmente, in questi ultimi giorni, un cenno del sindaco Ruggiano, che potesse significare, da parte sua, una volontà di sereno chiarimento. Il sottoscritto gli ha scritto anche una pacata lettera personale, con la speranza di avere un riscontro. Così non è stato ed allora, in considerazione delle dissennate dichiarazioni, rilasciate alla stampa, nei miei riguardi e nei confronti di Fiamma Tricolore, esternazioni particolarmente lesive della mia persona, peggio che se fossi stato attaccato dagli avversari di sinistra, è ora che io faccia suonare la mia campana. E’ una questione di dignità personale, oltre che politica.
Il mio sindaco si è lasciato andare ad estemporaneità che non gli fanno onore. Le sue aspre parole hanno dato adito agli avversari e a qualche giornalista di rincarare la dose per offendere me e la forza politica che rappresento. Con incoerenza, Ruggiano, ha autonomamente ribaltato la posizione assunta collegialmente e da sempre, dalle forze politiche di centrodestra, senza rendere compartecipi del suo cambiamento di rotta né gli assessori, né i consiglieri comunali. Affermo quindi che:
1) Gli intendimenti della coalizione di centrodestra, ribaditi più volte, erano: “La Marchini farà le valigie! Dobbiamo sorbirci quest’ultima edizione con spirito di sopportazione”. Nessuno, dico nessuno, della coalizione era di parere diverso.
2) Più volte il signor Ruggiano ebbe ad avere espressioni durissime verso la manifestazione e la stessa Marchini, tali che lui stesso avrebbe potuto benissimo scrivere il volantino di Fiamma, tanta era l’avversione che lo animava contro questo tipo di manifestazione.
3) Il volantino, che viene attribuito alla mia persona, era un documento del partito, espressione della segreteria tuderte e di quella regionale. L’ha divulgato Bertini, Epifani, Nulli, Oddi, Plazzotta, Ranieri, Mammoli e gli oltre cento iscritti a Fiamma Tricolore. Perché dunque tanto improvvido livore nei miei confronti?
4) Disattendendo gli accordi, condivisi da tutte le forze politiche della coalizione, più volte il sindaco ha detto prima una cosa e poi l’esatto contrario su vari importanti argomenti che concernano l’amministrazione cittadina. Per esempio sul Contratto di quartiere e nel caso specifico sulla manifestazione del Festival.
5) Quali interessi o pressioni l’abbiano spinto ad assumere tali incoerenti posizioni, non lo si capisce bene. “Fa tutto da solo” e difficilmente chiede collaborazione e da informazioni a chi potrebbe e vuole essere parte attiva nel progetto di rinnovamento. Ma se tutto deve proseguire nella “continuità”, così come ha dichiarato Ruggiano, tanto valeva che restassero ad amministrare i Sinistri.
6) I tuderti ci hanno votato perché avevamo promesso di cambiare pagina, ma a me pare che non lo si voglia fare. Ci hanno votato perché avevamo “il sorriso sulle labbra” ed eravamo “belli”, diceva lui, ma non certamente perché, alla prima occasione, qualcuno, perdendo le staffe, mettesse a repentaglio una favolosa vittoria di popolo. Una vittoria di cui il sottoscritto è stato un determinante attore.
7) Mi ha dato dell’esagitato, del rompiscatole, aggiungendo: “Se posso lo allontano o lo faccio allontanare. Le scelte le faccio io, assumendomi la responsabilità”. Sono affermazioni gravi ed addirittura puerili. Forse m’ero sbagliato nel dire agli elettori che votando Ruggiano non avrebbero votato uno Zar. Ha dichiarato il falso nel dire che non conosceva il contenuto del volantino. Mi ha telefonato dalla finestra del suo ufficio di sindaco mentre stavo affiggendolo in bacheca ed io gli ho detto quale fosse l’argomento. Ha replicato, riferendosi alla Marchini: “ Tanto se ne va!”
8) E’ normale che un sindaco sconfessi, offenda e ridicolizzi un fedele alleato e coloro che egli rappresenta, senza per altro ci fossero stati motivi per farlo? Forse si è dimenticato che non ha vinto da solo, ma che con lui hanno vinto gli uomini di AN, FI, UDC e Fiamma. Forse non ha capito che, senza Epifani, avrebbe i giorni contati ed il bel sogno dei cittadini di Todi potrebbe frantumarsi, come fossimo stati su “Scherzi a parte”.