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I legali di Roberto Spaccino hanno ottenuto l'autorizzazione a rientrare nella casa di Compignano di Marsciano

La casa di Compignano di Marsciano, dove due mesi fa è stata uccisa Barbara Cicioni, è oggetto di un nuovo sopralluogo, chiesto stavolta dai legali dell’unico accusato dell’omicidio: il marito della donna, Roberto Spaccino, rinchiuso nel carcere di Capanne dalla fine di maggio.
Gli avvocati Luca Gentili e Michele Titoli, supportati dai loro consulenti (i criminologi Francesco Bruno e Bruno Calabrese e il medico legale Laura Paglicci Reatelli), avevano espresso nei giorni scorsi la necessità di rientrare nella villetta per poter portare avanti la loro attività difensiva.
Secondo alcune indiscrezioni, i legali hanno chiesto al Giudice delle indagini preliminari la possibilità che Spaccino possa incontrare in carcere il criminologo Francesco Bruno per un primo colloquio. L’indagato come detto, è agli arresti dal 29 maggio, dopo che anche il tribunale del riesame aveva respinto la richiesta di scarcerazione, decisione rispetto alla quale non è stato ancora presentato ricorso in Cassazione.

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