Secondo il rapporto di luglio dell’istituto IFEL, in quasi la metà dei Comuni italiani non vi è stato alcun aumento dell’addizionale Irpef, mentre è rimasto costante il livello di indebitamento.
Non un ricorso indiscriminato alla leva fiscale, nè una riduzione dei servizi al cittadino, quanto piuttosto un’azione di politica economica volta ad ottimizzare le risorse a disposizione. Così i Comuni italiani hanno risposto alla manovra finanziaria 2007, che ha loro imposto misure restrittive in materia di Patto di stabilità, con un obiettivo di risanamento pari a 1.994 milioni di euro.
E’ quanto si legge nell’indagine dell’Istituto per la finanza e l’economia locale, che evidenzia in particolare il virtuosismo dei Comuni, dove tra il 2005 e il 2006 la pressione fiscale è diminuita dello 0,4%. Il rapporto di analisi e studio – il primo dell’Istituto, che ha rielaborato dati Istat – rileva invece un aumento della pressione fiscale provinciale e regionale, cresciute dello 0,6%, e soprattutto di quella statale, aumentata dello 0,7%.
Entrando nel dettaglio l’Ifel ha evidenziato che nel 2007 in Italia l’aliquota media Ici per abitazione principale è diminuita rispetto all’anno precedente dell’1,56%, mentre l’aliquota media ordinaria è aumentata solo dello 0,78% rispetto al 2006. Dallo studio emerge inoltre che il 79% dei Comuni con più di 5 mila abitanti e l’87% dei piccoli comuni ha lasciato invariate nel 2007 le aliquote Ici rispetto all’anno precedente.
In definitiva lo studio ha registrato nel 2007 un ampliamento delle fasce di popolazione che ha beneficiato delle detrazioni di imposta da parte dei Comuni: 3 milioni hanno avuto diritto alle detrazioni più alte, vale a dire 500 mila cittadini in più rispetto a due anni prima, mentre è aumentato del 10,7% il numero dei Comuni che ha scelto una detrazione compresa tra 156 e 1.000 euro (dai 371 del 2005 ai 433 del 2005).
Nessun aggravio fiscale anche sul fronte delle addizionali Irpef : più di 11 milioni di contribuenti hanno visto nel 2007 invariata o diminuita l’aliquota dell’addizionale Irpef. Il 43.84% dei Comuni ha mantenuto l’aliquota invariata rispetto al 2006, lo 0.25% l’ha addirittura diminuita. Inoltre quest’anno è stata data l’opportunità agli Enti locali di poter deliberare alcune esenzioni per specifiche fasce di reddito, soluzione adottata da circa 620 Comuni con un risparmio pari a 29 milioni di euro.
Secondo lo studio Ifel, è rimasto costante anche il livello di indebitamento dei Comuni, gli unici enti ad aver mantenuto un livello di indebitamento continuo, passando dai -2.955 milioni di euro del 2005 ai -3.035 milioni di euro del 2006. Il peggioramento maggiore è stato registrato dalle amministrazioni regionali che sono passate da un saldo positivo del 2005 di 144 milioni di euro a un indebitamento di 6 miliardi.
- Redazione
- 14 Luglio 2007
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