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A Marsciano, ospite del festival del teatro di strada, è andata in scena la trasposizione del successo letterario "Stanze vuote"

Rina Gatti, la “scrittrice contadina” che abbiamo perduto nell’agosto 2005 ha avuto ieri sera a Marciano, un tributo di pregio. A sera, com’era consueto per le veglie estive, che Rina Gatti ha certamente vissuto nella sua giovinezza, s’è tenuto lo spettacolo “MA…DONNA”, una trasposizione teatrale di e con Caterina Fiocchetti dal libro “Stanze vuote” che Rina Gatti pubblicò nel 2000 per l’editore Thyrus. Lo spettacolo, è ospite del festival nazionale del Teatro di Piazza dal titolo “Piazze, giullari e altra gente di strada”, giunto alla sua quarta edizione.
Un lavoro accurato questo della giovane donna, attrice intensa, sulle memorie della narratrice umbra. In un’ora piena di autentica commozione, gli spettatori hanno visto Rina la giovinetta incantata avventurarsi tra i banchi del mercato, la sposa delusa e tenace sopportare e tirare innanzi, la madre tenera ed eroica combattere contro il freddo “ospite immancabile delle case di una volta”; hanno visto Rina maturare nei gesti minuti di quotidiana fatica mentre la storia d’Italia avanza.
L’intensità del racconto è racchiusa anche nelle esecuzioni musicali del violoncellista Gabriele Fioritti, impegnato nella coloritura dello sviluppo narrativo, dei passaggi di tensione, con commenti essenziali e calibrati, fino al brano di chiusura eseguito in coppia con Caterina al violino che ha fatto canticchiare molti tra noi “Fiorin Fiorello, l’amore è bello…”
La scenografia di panni stesi all’asciugo, candidi e profumati, è stata il semplice e sontuoso sfondo al racconto di una vita spesa alla ricerca della dignità, quella che si conquista resistendo alla miseria, resistendo all’inettitudine di un marito e alla protervia dei padroni, difendendo il figlio, difendendo i propri diritti mai dati per scontati, cercando comunque la poesia nelle cose, scrivendo di se dopo tanti anni perchè qualcosa resti. Una dignità che è un vestito pulito e stirato.

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