Gianluigi Angelantoni (Angelantoni Industrie) e Teresa Severini (Cantine Lungarotti) sono stati chiamati alla funzione di vicepresidenti della Confindustria perugina insieme a Carlo Carini (Tecnostrade). Li ha scelti il nuovo presidente dell’associazione, Antonio Campanile, 62 anni, titolare della Saci, azienda con sede principale a Ponte San Giovanni, che opera nel settore chimico. Vicepresidenti di diritto sono Angelo De Poi, presidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Perugia, e Arnaldo Caprai, presidente della Piccola industria. Il presidente uscente, Carlo Colaiacovo, così come stabilito dallo statuto associativo, ha lasciato il vertice dell’associazione dopo averla guidata per due mandati, dal 2002 al 2007.
Le «linee di indirizzo» del programma del nuovo presidente della Confindustria Antonio Campanile prevedono un processo di integrazione tra le associazioni di Perugia e Terni. Per quanto riguarda i rapporti esterni c’è l’ impegno ad una partecipazione attiva ai diversi momenti di discussione e di concertazione sui provvedimenti regionali che interessano il settore produttivo. I temi di principale confronto riguarderanno il patto per lo sviluppo, la riforma endoregionale e della pubblica amministrazione locale e quella delle Agenzie regionali (Gepafin, Sviluppumbria, Umbria Innovazione, etc.), gli incentivi per la competitività e Fondi strutturali, i provvedimenti di politica industriale e quelli di politica energetica.
Nel programma si sottolinea l’ importanza di ricerca ed innovazione e quindi dei rapporti con l’università, l’integrazione tra le imprese e l’internazionalizzazione. Su quest’ultimo tema Confindustria di Perugia ha avviato “una convinta battaglia per pervenire ad una razionalizzazione dell’attuale sistema di promozione e sostegno alla internazionalizzazione basato sulla semplificazione e sulla chiarezza dei ruoli e delle competenze di ciascun soggetto. Accanto al ruolo di definizione delle strategie che dovrà restare in capo alla Regione, che dovrà agire in concertazione con gli altri Enti competenti e con le Associazioni, si prevede – secondo il nuovo presidente – di concentrare su un unico soggetto individuato nel nuovo Centro Estero le competenze di attuazione e gestione delle attività”.
Per quanto riguarda un altro importante tema, quello del credito, il nuovo presidente ritiene “determinate il ruolo che potrà svolgere il nuovo Confidi regionale che sarà operativo a partire dal primo gennaio 2008 e, a seguire, il Confidi Centro Italia che riunirà i Confidi del sistema Confindustria operanti nelle regioni del centro per costituire una massa critica sempre più necessaria per rispondere in modo adeguato alle esigenze imposte dal mercato del credito e delle garanzie”. Il turismo viene definito il “terzo motore” dello sviluppo dell’ Umbria, mentre per quanto riguarda le infrastrutture – secondo Campanile – “molto è stato fatto negli ultimi anni per superare il gap infrastrutturale che da sempre caratterizza l’ Umbria e che costituisce anch’esso uno dei fattori di competitività di un territorio. L’azione dovrà quindi essere sempre più di proposta e di stimolo a fare presto, anche contro ogni indecisione e contro quanti, dietro una difesa dell’ambiente spesso strumentale, ostacolano la realizzazione di un sistema di infrastrutture moderno. L’Aeroporto dell’Umbria, che proprio grazie anche un forte impegno della nostra Associazione sta recuperando efficienza e operatività, dovrà rappresentare – nel programma del presidente Campanile – l’obiettivo prioritario per un sistema di trasporti che faccia definitivamente superare l’isolamento dell’ Umbria”.
All’assemblea generale di Confindustria Perugia, cui aderiscono circa 1.100 imprese con oltre 34 mila addetti, ha partecipato anche il vicepresidente del Consiglio dei Ministri Francesco Rutelli.
- Redazione
- 11 Luglio 2007
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