Condividi su facebook
Condividi su twitter
Un monumento di "archeologia industriale" quale simbolo della storia economica e della vocazione industriale cittadina
fresa

Una vecchia fresa meccanica di fabbricazione americana risalente agli anni Trenta, arrivata in Italia in seguito al Piano Marshall ed utilizzata fino a pochi anni fa nelle Officine Meccaniche Cicioni, fa da qualche giorno bella mostra di se lungo uno degli ingressi principali di Marsciano. Per la sua collocazione è stata scelta piazza Fornasa (su cui si affaccia il centro polifunzionale “La Corte”), sede in passato di uno stabilimento tessile ed intitolata al fondatore dello stesso.
La fresa, oggi restaurata, vuole essere un simbolo della storia economica locale. Proprio nel luogo dove si trova, infatti, hanno operato prima il Chiodificio Massei, poi un Pastificio e quindi la fabbrica tessile che arrivò a dare lavoro fino a seicento dipendenti. Nella stessa area, infine, ha mosso i primi passi anche l’Elettro Meccanica Umbra (EMU), che qui impiantò una falegnameria per la produzione di mobili da giardino e il cui fondatore, Dante Menconi, utilizzò proprio la Fresa dei Cicioni per lavorare i pezzi da produrre nella propria fabbrica.
Il monumento è stato voluto dall’Amministrazione comunale e della famiglia Cicioni, la cui Officina Meccanica è una delle prime aziende del settore, attiva già dal 1913. L’inaugurazione è avvenuta nell’ambito delle manifestazioni della rassegna “Marsciano Produce”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter