Le prese di posizione su quanto accaduto ieri sera al Consiglio comunale di Todi arrivano in redazione come un fiume in piena, riportando sott’acqua il centrosinistra cittadino, così come era già successo dopo il voto. Al centro degli attacchi sono i socialisti ed in particolare Floriano Pizzichini, neo-eletto presidente del Consiglio comunale (la notizia di sue dimissioni, circolata intorno alle 15.30, non trova conferma).
Ad esprimersi in merito è arrivata anche la Sinistra giovanile dell’Umbria che si dichiara “a dir poco interdetta. Da una parte – si legge nella nota – abbiamo dovuto assistere al veto della destra su una possibile candidatura DS (e SG) in nome di una presunta necessità di moderazione, dall’altra abbiamo finalmente capito quali sono i rapporti all’interno del centrosinistra tuderte. La scelta del socialista Pizzichini di accettare la presidenza ottenuta solo con i voti della destra è assolutamente sconcertante – continua il comunicato firmato dal segretario regionale Roberto Vicaretti – e, soprattutto, rischia di dare man forte a quanti, nelle settimane scorse avevano puntato il dito contro un presunto doppio gioco dello SDI. A Pizzichini, che ricopre anche la carica di presidente regionale della FGSI, vogliamo ricordare che la politica non è solo parole, ma anche fatti. E’ inutile affermare, come ha fatto lui alla chiusura della campagna elettorale, che i socialisti stanno a sinistra; il Consiglio di ieri sera dimostra un’evidente contraddizione. Tutto questo non può che preoccuparci e, proprio, per questo aspettiamo con grande interesse un’intervento del segretario della FGSI e di tutti i giovani compagni socialisti ai quali vogliamo ricordare che ci piacerebbe averli al nostro fianco nella costituzione del Partito Democratico“.
All’appello del movimento giovanile fa eco l’analisi del coordinamento comprensoriale della Sinistra Democratica, il quale mette in evidenza tre aspetti della vita politica tuderte. “Il primo è stato la dimostrazione della scarsa affidabilità degli esponenti politici socialisti che o per errore o per dolo ancora una volta dimostrano di tenere di più alle loro fortune personali che alle vicende della coalizione. Il secondo è la compatezza dei consiglieri dei tre gruppi di centrosinistra che hanno tenuto giustamente duro su una linea di reale innovazione della politica rappresentata dalla scelta della compagna Perni per il ruolo di presidente del Consiglio comunale, la quale non essendo iscritta ad alcun partito, essendo giovane e donna poteva rappresentare una indubbia novità nel panorama politico speriamo che possa rendersi uile in qualche altro incarico di rilevanza). il terzo elemento è l’incorenza del comportamento del centrodestra che a parole parla di concordia istituzionale, correttezza, voti unitari, lavoro insieme, ma poi appena vede uno spiraglio per legare al carro della minoranza un altro elemento non esita di fronte a nulla, in barba agli inviti del sindaco di moderazione, facendo cambiare voto ai suoi rappresentanti rispetto alle dichiarazioni (vedi Fiamma Tricolore)“.
- Redazione
- 3 Luglio 2007
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