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La sezione del MRE difende la linearità del comportamento in Consiglio comunale e spara a zero sui registi occulti dell'Ulivo, veri responsabili della sconfitta elettorale del centrosinistra

Ormai da un mese e mezzo l’Ulivo tuderte (o almeno chi ne guida le sorti) non ne infila una giusta, proprio il contrario di quanto accade al centrodestra. Anche sulla vicenda dell’elezione di Pizzichini a presidente del Consiglio comunale, Ds e Margherita rischiano infatti di produrre più danni di quelli, già ingenti, procurati finora al proprio schieramento. In piazza, stamattina, la saggezza popolare sentenziava: “stanno facendo come quelli che per bruciare il raganaccio danno fuoco a tutta la macchia… (con loro dentro, ndr).
Dopo la reazione dello Sdi, arriva ora quella della sezione cittadina del Movimento dei Repubblicani Europei (potremmo dire, parafrasando il famoso libro di aforismi: “anche i repubblicani nel loro piccolo si incazzano). Una reazione che risulta parimenti priva di “mea culpa” ed anzi è ancor più dura verso chi ha guidato il centrosinistra alle elezioni ed ora prosegue imperterrito in strategie autodistruttive.
“Ribadendo piena fiducia e condividendo appieno il comportamento del proprio consigliere comunale Fabrizio Maria Alvi – si legge nel comunicato – esprimiamo stupore e preoccupazione circa le affermazioni riportate nel comunicato diffuso ieri dai consiglieri comunali dei gruppi dell’Ulivo e di Sviluppo per Todi.
Il documento di cui sopra dimostra che gli estensori dello stesso non hanno recepito la gravità della sconfitta riportata dal centrosinistra alle ultime elezioni comunali, sconfitta che dati alla mano ha responsabilità ben precise, ostinandosi a cercare un alibi accusando altri di fatti di cui soprattutto alcuni di loro sono responsabili. E’ assurdo alla luce degli accadimenti e soprattutto dei numeri, cercare di addossare ad altre forze politiche responsabilità ben precise che ci sono state prima e durante la campagna elettorale, da parte di chi ha cercato solo di dividere e mettere in difficoltà gli alleati.
Per quanto riguarda poi le trattative circa l’individuazione di un candidato unitario alla presidenza del Consiglio comunale, è un’ipocrisia cercare di scaricare le colpe del mancato accordo sui Repubblicani, in quanto a fronte della proposta di un criterio oggettivo, per individuare un candidato che potesse svolgere con esperienza e con autorevolezza quel compito, si è risposto da parte dell’Ulivo che questo ruolo, al di là delle competenze, spettasse alla parte politica che aveva preso più voti proponendo di candidare una volta il più votato della lista, poi il più anziano(che in realtà erano la stessa persona) infine il più giovane, senza minimamente tenere conto delle reali necessità della situazione, soprattutto in relazione a quello che potesse essere il bene della città alla luce del verdetto elettorale.
In politica non è possibile ragionare anteponendo ambizioni personali o cercando rivalse e vendette, occorre confrontarsi lealmente ragionando sui problemi reali senza lasciarsi condizionare da regie occulte.
Circa poi la collocazione del MRE nello scenario politico non accettiamo lezioni da nessuno né dobbiamo dare spiegazioni a nessuno dato che il nostro Movimento, pur di restare in quello che è il suo ambito naturale e cioè la sinistra, ha dovuto provocare una scissione dolorosissima nel più antico partito italiano, il quale si è scelleratamente buttato nelle braccia del centrodestra.
Un’ultima annotazione: la candidatura di Floriano Pizzichini a presidente del Consiglio Comunale di Todi, avanzata in piena autonomia, è stata l’ultimo tentativo e l’unica alternativa possibile per evitare che a causa dell’ostinazione dell’Ulivo, quella carica andasse al centro destra.

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