Sono iniziati oggi 3 luglio e proseguiranno fino al 15 le Clinics di Umbria Jazz, che è sì un festival da ascoltare ma che ha anche una sua dimensione contemporanea e parallela ai concerti, quella della didattica, che coinvolge quest’anno oltre duecentocinquanta studenti ed ha diplomato ormai diverse migliaia di giovani.
Per le Clinics di Umbria Jazz tenute dal Berklee College of Music di Boston è il ventiduesimo anno. Una iniziativa di successo, consolidatasi nel tempo per la garanzia che offre una scuola leader mondiale nel settore della didattica musicale. Da quest’anno le clinics sono intitolate alla memoria di Sauro Peducci, che fin dall’ inizio ne è stato appassionato organizzatore per via di uno speciale interesse nell educazione musicale e quindi nella crescita di giovani artisti. Un’altra novità è che i seminari si svolgono all’interno del bel complesso di Sant’Anna, che ospita da pochi mesi il Centro civico musicale di Perugia, e che quindi ha una precisa vocazione in questo campo.
In maggioranza italiani gli studenti di quest’anno, ma numerose le presenze da Stati Uniti, Australia, Germania, Francia e Inghilterra; novità di questa edizione ragazzi da Paesi Bassi,Turchia e Lituania. I seminari perugini anche in questa edizione sono diretti da Larry Monroe e da Giovanni Tommaso. Spesso, in aggiunta alle diverse classi, si sono tenuti in passato seminari speciali con insegnanti famosi: vale la pena di citare Jim Hall, Johnny Griffin, Zawinul, Joe Pass, Milt Jackson, Frisell, Paul Motian, Wynton Marsalis, Elvin Jones, Pat Martino.
Il Berklee College of Music è stata fondata mezzo secolo fa con l’idea innovativa di preparare gli studenti ad una carriera nel mondo della musica attraverso lo studio e la pratica della musica contemporanea. Con un corpo studentesco internazionale proveniente da più di 70 Paesi diversi, una lunga lista di ex-alunni coinvolti nell’industria della musica, Berklee è il più importante laboratorio di apprendimento di musica di oggi e di domani.
