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Sfuggono al calo delle vendite che ha coinvolto la grande distribuzione

I piccoli negozi di alimentari resistono meglio alla crisi delle vendite. La struttura commerciale di tipo familiare ha un suo “mercato affezionato”, costruito da anni di rapporti umani e che non delude anche quando le difficoltà economiche aumentano. La Confesercenti commenta così i dati Istat sulle vendite, “nonostante le vendite nel complesso siano diminuite dello 0,4%, si registra il “sorpasso” delle piccole imprese del comparto alimentare che nei primi mesi del 2007 sono andate meglio della grande distribuzione ”.
“Questa riscossa è legata alla qualità ed alla freschezza dell’ortofrutta venduta nei negozi e nei mercati ambulanti. La flessione dell’1,1%, rispetto a marzo, per le vendite della grande distribuzione e l’aumento dello 0,3% delle vendite delle imprese operanti su piccole superfici, confermano che la sfida sulla qualità volge a favore delle pmi”. Una qualità che si sostanzia sul rapporto di fiducia ed amicizia fra negoziante e cliente, col quale magari si parla di tutto e si socializza mentre si compravende. Un cliente che viene consigliato ed indirizzato e non lasciato a rimirare dubbioso gli scaffali. Un cliente che forse è in prevalenza entrato nella “terza età” e con ha mezzi o voglia di tuffarsi nella folla dei grandi centri commerciali. Un tipo di clientela che in Italia ed in Umbria è sempre in aumento e che giustificherebbe anche qualche intervento atto a mantenere una rete diffusa di “piccoli alimentari”.

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