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A Todi, installando dei moderni dispositivi elettronici, si potrebbe risparmiare dai 37 mila ai 125 mila euro all'anno
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Durante la campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco di Todi, in uno dei tanti botta e risposta nati all’interno della sezione commenti del nostro sito, è stato affrontato anche l’argomento del risparmio energetico, in particolare quello relativo alla pubblica illuminazione cittadina. Nell’occasione il comitato Servoli fornì per conto dell’Amministrazione comunale uscente la situazione dei punti luce esistenti, delle loro caratteristiche e dei costi connessi del servizio.
A seguito di quella discussione, Maurizio Pierdomenico ha inviato alla redazione alcune informazioni circa le alternative che si vanno attuano in altri parti d’Italia. In particolare ha sottoposto all’attenzione il caso di Sant’Elpidio a Mare, realtà con circa 16 mila abitanti e 2.534 punti luce, quindi numericamente vicina a Todi.
In tale Comune si stanno installando altrettanti dispositivi elettronici in grado di abbattere del 40% circa i consumi energetici. Le operazioni proseguiranno per tutta l’estate ed entro fine settembre l’installazione sarà ultimata, insieme alla sostituzione delle vecchie lampade a mercurio con 646 lampade al sodio. Il calcolo effettuato dai tecnici delle ditta esecutrice presume che si risparmieranno annualmente circa 62 mila euro.
Maurizio Pierdomenico ha fatto anche stimare da chi ha operato a S. Elpidio a Mare i risparmi ottenibili a Todi. Da un calcolo approssimativo sulla base della cifra spesa oggi si valuta che il risparmio, salvo ovviamente analisi più aprofondite, sarebbe a Todi del 18% pari a 37.000 euro/anno mentre l’ente paga la tecnologia (neo primi 4 anni) e del 60%, pari a circa 125.000 euro/anno, dopo aver pagato l’investimento. Forse è il caso che, a Todi come altrove nel territorio, si cominci a prendere in considerazione tali soluzioni alternative.

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