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Il sindaco ha presentato la squadra degli assessori: rispetto alla anticipazione di ieri pomeriggio la novità è rappresentata dalla presenza del commercialista Mario Ciani
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Moreno Primieri, vicesindaco con delega all’urbanistica e all’edilizia. Antonio Serafini assessore ai lavori pubblici e all’ufficio tecnico. Bruno Bertini assessore alle frazioni. Nazareno Menghini assessore allo sport, ai servizi sociali e alla scuola. Margherita Bergamini assessore alla cultura. Mario Ciani assessore al bilancio e al patrimonio. E’ questa la squadra che ha presentato oggi alle 13 il sindaco di Todi Antonino Ruggiano alla stampa. Rispetto alle nostre anticipazioni di ieri pomeriggio, l’unica discordanza è rappresentata dalla presenza di Mario Ciani, commercialista, al posto di Elena Baglioni, la quale avrebbe ritirato la sua disponibilità ad assumere la carica, ritenendo che per  l’impegnativa delega del bilancio vi potessero essere persone maggiormente esperte.
La conferenza stampa, di cui riferiremo più tardi con un dettagliato resoconto giornalistico e fotografico, è durata poco più di mezz’ora e non ha riservato particolari novità rispetto a quanto già reso noto dal primo cittadino nei giorni scorsi. La convocazione del primo Consiglio comunale è confermata per il 2 luglio, alle ore 18. In sala, oltre agli operatori dell’informazione, c’erano quattro dei sei assessori (mancavano la Bergamini e Ciani) e diversi consiglieri comunali del centrodestra, fra cui Renzo Boschi, Mario Epifani, Franco Ranieri. Dall’illustrazione del sindaco Ruggiano sono comunque emersi alcuni particolari delle prime azioni di governo di cui daremo conto nel successivo aggiornamento.

Come potrete notare abbiamo chiuso la sezione commenti riferita a questo articolo. Lo abbiamo fatto perchè la discussione stava nuovamente scadendo e avvitandosi. Lo abbiamo fatto stanchi anche delle polemiche pretestuose, in particolare di Mario Epifani, sull’anonimato dei commentatori – che gli è andato bene fino al giorno 11 giugno, facendosi anzi portavoce di chi si nascondeva sotto un nick, chiamandoci censori quando richiamavamo al dibattito civile. Ora non vanno più bene gli anonimi neppure se dicono “tutto bello”. Non solo non vanno bene neppure quelli che si firmano, che vengono insultati perchè esprimono cose a proprio avviso non sufficientemente interessanti. Questo spazio non voleva essere un ring ma un luogo di confronto democratico. Così è stato fino ad oggi, ora sembra che non lo possa essere più. Francamente siamo un po’ stanchi e delusi. Chi vuole partecipare al dibattito scriva alla mail di redazione: non è la stessa cosa, ma è già qualcosa.

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