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Nel mirino c'è la martellante pubblicità della "3" che conterrebbe dei messaggi ingannevoli sui quali si dovrà pronunciare ora l'Antitrust

Il simpatico spot pubblicitario di Luciana Litizzetto: “è meglio cambiare né!” potrebbe avere le ore contate. Adusbef e Federconsumatori ritengono che il messaggio del quarto gestore di telefonia mobile H3G, in onda su tutte le reti Tv ad ogni ora del giorno e della notte, contiene un grave inganno che produce danno notevole ai consumatori, per questo deve essere immediatamente ritirato. L’ufficio Antitrust della pubblicità ingannevole dovrà pronunciarsi dopo aver valutato se le accuse delle associazioni a tutela dei consumatori siano esatte.
Per queste, la promessa dello spot di poter parlare a 5 centesimi al minuto verso tutti i numeri nazionali, di rete fissa o mobile, non è reso possibile dal meccanismo di tariffazione a scatti anticipati di 3 minuti, che comporta una spesa minima per ogni telefonata, anche se di pochi secondi,ad un prezzo di 15 centesimi a fronte dei 5 promessi. Tale fondamentale avvertenza, idonea a snaturare la convenienza dell’offerta evidenziata, è affidata ad un impercettibile super scorrimento dell’immagine, del tutto insufficiente a consentire un’agevole ed immediata percezione dei costi effettivi. Verrebbero taciute o comunque rese impercettibili ulteriori condizioni limitative dell’offerta, quale l’esistenza di una soglia massima di minuti, al superamento della quale si applicherà una diversa e ben più onerosa tariffa, pari a 15 centesimi al minuto, invece dei 5 promessi, che prevede anche lo scatto alla risposta pari a 16 centesimi di euro al minuto.
Inoltre la reclame che promette di praticare uno sconto di 100 euro, sul modello di telefonino (LG U970), non sarebbe concretizzabile per l’indisponibilità dello stesso nei punti vendita e l’impossibilità di acquistarlo.

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