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Il Comune di Marsciano cerca di mettere riparo a questa "piaga" estiva che dilaga in ogni città

La salute e la tutela dei diritti degli animali (in particolare i cani) è uno dei punti dichiarati, dal Comune di Marsciano, d’attenzione. In verità nel nuovo Regolamento di Polizia Locale Urbana e Rurale, si tratta anche del rapporto uomo animali che, quasi sempre a causa del comportamento umano, può diventare conflittuale. Vengono alla mente a questo proposito recenti tragedie tra vicini causate proprio dall’abbaiare di cani. Anche nelle città è la “balordaggine umana” che costringe cani in recinti angusti e paurosi, portandoli ad abbaiare incessantemente giorno e notte non ascoltati solamente dai loro stolti padroni.
A Marsciano, giustamente, oltre alle direttive sulle modalità di custodia e conduzione dei cani, sul maltrattamento e sulla loro pericolosità (per le quali si fa riferimento a specifiche disposizioni legislative), si sottolinea la necessità di porre in essere tutte le cautele per limitare i rumori che possano disturbare la quiete pubblica, di dotare gli animali di tatuaggio o microcip, di monitorare il loro stato di salute e utilizzare le corrette modalità di detenzione (recinzioni di 2,4 e 9 metri quadrati rispettivamente per i cani di piccola, media e grossa taglia, catene di almeno 3 metri di lunghezza se fisse, o 2 metri se scorrevoli). L’auspicio non può essere che quello che, almeno d’estate, quando si vorrebbe dormire con le finestre aperte, non si debba imprecare contro l’arroganza e l’insensibilità civica di pessimi padroni di cani sfortunati e rumorosi.

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