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E' accaduto nei "laboratori" del Consiglio regionale dell'Umbria
testube

C’è qualche “piccolo chimico” all’interno del Consiglio Regionale dell’Umbria che si diletta di “formule” e che ha contagiato, in questa sua passione tutto il consesso. Peccato che qualcuno, dopo qualche sommario sguardo alla “scatola” delle provette, sali e reagenti, abbia ritenuto di essere pronto per passare alla categoria degli “apprendisti stregoni”. Si sa come va sempre a finire in questi casi: un gran botto ed una pessima figura. Ma in omaggio allo spirito francescano, permeato di silenzioso operare, il “botto” è stato col silenziatore.
Il fatto è che, per aumentare l’energia sua e dei colleghi, il piccolo apprendista stregone aveva pensato di utilizzare una sostanza identificata con la sigla HA08, ben più potente di quella abitualmente impiegata nei laboratori di piazza e tutta Italia. Non lo aveva fatto da solo, tutti erano entusiasti all’idea di avere qualche cosa in più da “spendere”, anche se nessuno si prese, neppure l’apprendista stregone, la briga di attribuirsi la paternità della presunta “scoperta”.
Almeno per quest’ultimo aspetto tutti si attennero al concetto di “precauzione”, un concetto dimenticato quando, invece, si sarebbe trattato di acquisire dal fornitore dell’HAO8 informazioni certe sulla bontà della sostanza chimica che si voleva impiegare.
Come il lettore avrà capito l’HAO8 non era la soluzione giusta, chi l’avesse ingerita avrebbe avuto seri problemi intestinali che l’avrebbero sicuramente debilitato. Fortunatamente il “botto” è avvenuto fuori dai visceri e la parte del corpo che ha sofferto è stata solo la faccia, la quale potrà essere adeguatamente curata con la soluzione “HH07”, proprio quella che l’apprendista stregone voleva superare.
La storia, in tutti i suoi dettagli, è riportata, per i posteri, nella Deliberazione del Consiglio Regionale n. 156 del 5 giugno 2007.

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