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Motivata con ragioni di diritto, ma si dovrà trovare un altro modo per stimolare la raccolta differenziata

Nessuna penalizzazione per i comuni umbri che non hanno raggiunto le percentuali minime di raccolta differenziata dei propri rifiuti urbani. Non dovranno pagare una ecotassa, triplicata negli importi, perché spetta allo Stato, e non alla Regione, disporre questo tipo di sanzione.
Lo ha deciso il Consiglio regionale a maggioranza (15 favorevoli 11 contro, astenuto Oliviero Dottorini dei Verdi civici).
Approvato inoltre (16 favorevoli e 11 contro) un documento, proposto da Rifondazione comunista, a firma Pavilio Lupini e Stefano Vinti che impegna la Giunta su tre punti: recuperare le previsioni del piano regionale di smaltimento dei rifiuti, “trovando le modalità per sanzionare i casi di mancato raggiungimento della quota di raccolta differenziata“; incentivare quest’ultima, sia con contributi che “sperimentando quelle forme gestionali che in questo settore si sono dimostrate più efficaci”;
riconoscere il ruolo positivo svolto dai comuni che hanno rispettato gli obblighi di legge.

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