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Apparecchi tecnologici buttati ma ancora funzionanti

Ogni anno vengano prodotti in Italia quantitativi inimmaginabili di rifiuti tecnologici: 12.000 tonnellate di monitor- 12.400 t. di personal computer- 1.240 t. di server e workstation- 900 t. di scanner- 2.610 t. di stampanti- 13.800 t. di fax, copiatrici e multifunzione – 4.989 t. di consumabili per stampanti
Un quantitativo ingente che con il continuo rinnovamento dei dispositivi tecnologici e pc è destinato a crescere. Infatti, questi dati – i più aggiornati, a questo livello di dettaglio, prodotti dall’ufficio scientifico di Legambiente – risalgono al 2002, ma solo considerando i computer si passa a 14.400 t nel 2003, mentre nel complesso gli enti preposti hanno certificato una quantità di rifiuti elettronici stoccata nel 2004 pari a ben 106mila tonnellate.
La soluzione, sulla cui effettiva operatività molti hanno dubbi, al problema dello smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici – i cosiddetti Raee – si avvicina. Questa almeno è l´intenzione del Decreto che – a partire dal 30 giugno 2007 – imporrà di ridurre l´uso di sostanze pericolose nella costruzione di elettrodomestici e attribuirà ai produttori e importatori la responsabilità di provvedere a finanziare e organizzare lo smaltimento dei Raee senza alcuna distinzione tra ambito domestico o professionale
In occasione della Giornata Mondiale per l’ambiente, eBay.it e Research International hanno presentato una ricerca che indicherebbe in 8 milioni gli elettrodomestici a vita lunga (es. forno a gas, aspirapolvere, lavatrice, videoregistratore) e 18 milioni a vita breve (es. PC/Laptop, cellulari, lettori MP3) che rischiano, di finire buttati o giacere inutilizzati nelle case degli italiani.
La ricerca ha evidenziato anche che la vita media degli apparecchi a “vita lunga” è di 8 anni, ma al momento della sostituzione il 22% degli elettrodomestici è ancora funzionante (26% nel caso degli aspirapolvere, 30% per l’Hi-fi e addirittura 35% per il forno a gas o elettrico).
Per quanto riguarda l’apparecchiatura elettronica a “vita breve” la vita media è di circa 4 anni ed il 50% degli apparecchi viene cambiato quando è ancora funzionante
In particolare: il telefono cellulare, che viene cambiato tendenzialmente ogni 3 anni, anche se ancora funzionante, è posseduto da 33 milioni di italiani e nel 35% dei casi, al momento della sostituzione, è rimasto in casa e non riutilizzato.
21 milioni sono i possessori di un lettore mp3 che, nonostante sia uno strumento giovane, è già stato sostituito dal 9% degli italiani e nel 71% dei casi era funzionante.

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