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Il candidato del centrodestra si lascia alle spalle il successo del primo turno e si conferma fiducioso nella vittoria finale
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A poche ore dalla proclamazione dei risultati definitivi, che lo vedono per una manciata di voti costretto al ballottaggio, Antonino Ruggiano, candidato sindaco del centrodestra, ha diffuso la sua valutazione della situazione. Una valutazione dalla quale non traspare neppure una vena di amarezza per il mancato “k.o.” al primo turno ma l’assoluta determinazione a conquistare la guida della città.
“In questi momenti – scrive Antonino Ruggiano – quando la maggioranza dei cittadini tuderti mi ha scelto come loro sindaco, non posso che esprimere i sentimenti di stima e gratitudine a tutti quanti hanno scommesso su un progetto vincente, innovativo, capace di raccogliere intorno a sé tanta e tanta gente.
Un particolare ringraziamento va alle liste che mi hanno sostenuto, nessuna esclusa, per lo splendido lavoro e il clamoroso risultato raggiunto, segno evidente che l’unità paga e che anche Todi ha davanti un cammino di rinascita.
Le elezioni hanno dimostrato che Todi non vuole il sindaco Alessandro Servoli. Un candidato che non è riuscito a fare una propria lista di venti nomi. Un candidato che non è riuscito ad eleggere nemmeno un consigliere in Consiglio comunale, prendendo in tutto poco più di duecento voti. Un candidato che ha raggiunto il poco onorevole record di aver preso circa quattrocento voti meno delle liste che lo sostenevano, segno evidente che nemmeno il centrosinistra crede (ed ha creduto) in lui.
La scelta della città è stata fatta e la indicazione è talmente netta da non meritare alcun distinguo.
Tutto il centrodestra di Todi è dietro alla mia candidatura, ma (cosa ancora più importante) ci sono almeno mille persone che, pur non rispecchiandosi nelle nostre liste, mi hanno scelto come Sindaco.
La strada è allora segnata ed è quella che abbiamo sempre tenuto, quella della moderazione, della ricerca del massimo consenso, senza barricate, senza nemici, senza astio o aggressività. Continueremo a distinguere i cittadini di Todi soltanto in relazione alle loro caratteristiche morali e personali, dividendo i cittadini in persone per bene e no.
Ed allora, a tutte le persone per bene, diamo appuntamento tra dieci giorni, prima all’eventuale ballottaggio, e poi al governo della città, con la consapevolezza che il tempo della “occupazione militare del potere” è ormai lasciato alle spalle e che anche a Todi spira ormai il Vento della libertà. Abbiamo appena cominciato – conclude Ruggiano – continuiamo a meritarci Todi”.
Ci risulta che stasera dovrebbe tenersi una riunione dello stato maggiore del centrodestra per definire nel dettaglio il programma di questi ulteriori dieci giorni di campagna elettorale.

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