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Diagnosi profonda quasi da tutti condivisa con divergenze sulla cura

Le appena concluse, salvo che a Todi, competizioni elettorali umbre hanno visto in campo schieramenti che si autodefiniscono di destra, centro e sinistra. Termini nella maggior parte dei casi che si rifanno ad etichette storiche o quanto meno tali etichette vengono brandite dai contendenti. Una indagine campionaria su un tema caldo del momento compiuta da IPR Marketing potrebbe contribuire ad attualizzare i concetti che attualmente potrebbero sembrare fare riferimento solo a “posizioni nello spazio” e spiegare, forse il perché di tanto antagonismo.
L’ indagine attiene agli infortuni sul lavoro e l’ atteggiamento rispetto alla problematica, ad una prima analisi, sembra cambiare sensibilmente se si analizzano le risposte dei diversi segmenti di elettorato.
Alla domanda su di chi sia la responsabilità degli incidenti sul lavoro il 30% degli elettori di centro destra ritiene che sia del datore di lavoro che non fa rispettare le regole. La percentuale sale al 55% tra gli elettori di centro sinistra ed al 54% tra quelli non impegnati politicamente. Gli elettori del centro destra addebitano, invece, la responsabilità allo Stato che non fa sufficienti controlli, nella misura del 42% o alla pigrizia e negligenza dei lavoratori che non rispettano le regole nella misura del 23%; Per gli elettori di centro sinistra la responsabilità dello Stato e dei lavoratori è molto minore: rispettivamente 23% e 7% anche se il 13% ritiene che le leggi siano troppo permissive. Tra gli elettori non impegnati alta è la percentuale dei senza opinione (17%) per cui gli addebiti a Stato, lavoratori e leggi sono molto minori rispetto alle altre categorie del campione.
Se si prova a semplificare le domande riunendo le responsabilità di Stato, per i pochi controlli, e leggi permissive, ne può uscire un identikit degli schieramenti. Per gli elettori di centro sinistra i lavoratori sono i meno responsabili (7%), più di tre volte meno di quanto ritengano gli elettori di centro destra (23%) e poco più quanto ritengano i non impegnati (5%). I più responsabili sono i datori di lavoro per gli elettori del centro sinistra (55% – contro il 30% del centro destra) che concordano con i non impegnati (54%); mentre per quelli del centro destra è lo Stato col dato cumulativo del 46% contro il 36% del centro sinistra e 24% dei non impegnati.
Ma in definitiva un elettore di centro destra farebbe principalmente più controlli su imprese e lavoratori in una misura (72%) non molto inferiore a quanto ritengono gli elettori di centro sinistra (78%) ed analoga a quella che ritengono sia l’azione giusta i non impegnati politicamente. Su più controlli, quindi, tutti d’accordo, ma con gli elettori di centro destra che vorrebbero estendere in misura più massiccia i controlli stessi anche ai lavoratori. In ogni caso più controlli, un terreno comune di confronto sulla diagnosi del male.

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