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I funerali di Barbara Cicioni, 33 anni, uccisa giovedì scorso nella sua abitazione di Compignano, si sono svolti alle 16 nella piccola chiesa di Morcella, frazione marscianese dove era nata e si era spostata con Roberto Spaccino, arrestato oggi pomeriggio con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Nella bara oltre a Barbara, la cui salma era stata riportata già ieri sera dall’obitorio di Monteluce, anche il corpo della bimba che doveva nascere da qui ad un mese. Presenti alcune centinaia di persone; vietato l’ingresso ai giornalisti. L‘omelia è stata pronunciata da Monsignor Gualtiero Sigismondi, vicario generale della diocesi di Perugia, il quale ha parlato della necessità del perdono ma anche dell’esigenza di giustizia. In molti, tra la gente, non era ancora a conoscenza dell’avvenuto arresto del marito, il quale al momento dell’uscita della caserma ha dovuto subìre ingiurie dalla piccola folla che era stata attratta dal radunarsi sul posto di giornalisti e cameramen televisivi.

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