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Chi ha ucciso giovedì notte a Marsciano Barbara Cicioni, 33 anni, madre di due bambini e in attesa di una terza, potrebbe avere un nome già nel pomeriggio

L’attenzione rimane puntata sugli esisti dell’autopsia, attesa per le prossime ore, e sui riscontri del Ris, anch’essi imminenti. Intanto, però, i mezzi di informazione fanno il loro lavoro (a volte “sporco”) e cercano di leggere e anticipare quello che accadrà. I corrispondenti di giornali e tv stanno tornando tutti sul posto pronti a registrare una svolta già da ieri nell’aria, quando la pressione degli inquirenti su quella che loro stessi hanno definito la “cerchia familiare” ha raggiunto livelli altissimi.
Il marito, Roberto Spaccino, ha nominato ad assisterlo l’avvocato Michele Titoli, anch’egli nativo di Compignano ed amico personale della coppia. I genitori di Barbara avevano già affdiato in precedenza la propria tutela all’avvocato Valeriano Tascini. In molti hanno visto in tutto ciò delle incrinature nei rapporti interni alle due famiglie. Altri hanno ripreso a dar voce con maggior forza alle illazioni su presunte liti che caratterizzavano la vita di coppia, circostanza smentita dal vedovo. 
Inutile negare che molte delle informazioni filtrate dagli ambienti investigativi e l’insistenza della magistratura nel passare al setaccio la vita che ha ruotato intorno alle case di località Montestradello, nella frazione marscianese di Compignano, hanno portato a pensare che, al di là delle dichiarazioni di rito (“stiamo indagando in tutte le direzioni”), si stia privilegiando una pista precisa.
Nel primo pomeriggio di oggi, con la messa a disposizione di nuovi elementi sia a livello di esami autoptici che di rilievi del Ris (nelle ultime ore di dà grande importanza alle tracce dalla camera al garage), il sostituto procuratore Antonella Duchini tornerà sicuramente a fare nuove e circostanziate domande o, addirittura, a prendere provvedimenti ristrettivi nei confronti dei sospetti.
A quel punto potrebbe arrivare anche il nulla osta per il funerale di Barbara Cicioni, che si potrà svolgere presumibilmente martedì o mercoledì (il Comune ha decretato per il giorno delle esequie il lutto cittadino), e per quella sfortunata bambina mai nata. Almeno lei non si è resa conto di nulla, a differenza dei suoi due altrettanto sfortunati fratellini che per il resto della loro vita dovranno portarsi dietro il peso di questa immane tragedia familiare.

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