In previsioni di un mese più caldo del normale e con “ondate di calore” sono state diffuse, dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, le indicazioni per ridurre i pericoli alla salute.
Evitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde. Deve essere ridotta l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 12.00 e le 18.00. In particolare, è sconsigliato l’accesso ai parchi ed alle aree verdi ai bambini molti piccoli, agli anziani, alle persone non autosufficienti o alle persone convalescenti. Inoltre, deve essere evitata l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi della giornata ed assumere adeguate quantità di liquidi .Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani che vivono da soli). Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. In presenza di sintomi sospetti contattare un medico anche per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica.
Migliorare il clima dell’ambiente domestico e di lavoro
Una misura facilmente adottabile in casa è la schermatura/ombreggiamento delle finestre esposte al sole mediante tende e/o oscuranti esterni regolabili (persiane, veneziane). Occorre evitare, se si hanno condizionatori, continui passaggi dagli ambienti caldi a quelli più freschi, soprattutto se si soffre di una malattia respiratoria.
Per chi usa i ventilatori ricordare che è’ buona regola coprirsi ogni volta che si deve passare da un ambiente caldo ad uno più freddo e ventilato. I ventilatori meccanici, accelerano soltanto il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. I ventilatori stimolano la sudorazione ed aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi. Per tale ragione i ventilatori non devono essere indirizzati direttamente sul corpo. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato poiché non è efficace per combattere gli effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando la disidratazione.
Bere molti liquidi e mangiare molta frutta
Bere almeno due litri di acqua al giorno e mangiare molta frutta fresca che contiene fino al 90% di acqua. Gli anziani devono bere anche se non se ne sentono il bisogno, privilegiando l’acqua del rubinetto che ha le caratteristiche chimico-fisiche ideali per reintegrare in modo adeguato gli elettroliti persi con il sudore. Un’eccezione è rappresentata dalle persone che soffrono di epilessia o malattie del cuore, rene o fegato, o che hanno problemi di ritenzione idrica, che devono consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi.
Evitare di bere bevande gassate o troppo fredde. Evitare, inoltre, bevande alcoliche e caffé che, aumentando la sudorazione e la sensazione di calore, contribuiscono ad aggravare la disidratazione.
Tranne che in caso di necessità, nella stagione estiva, va limitata l’assunzione di acque oligominerali, così come l’assunzione non controllata di integratori di sali minerali (che deve essere sempre consigliata dal medico curante).
Fare un’alimentazione leggera e conservare correttamente gli alimenti
Evitare i pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata, ricchi soprattutto di verdura e frutta fresca, evitando cibi pesanti e ipercalorici come fritti e carni grasse. Le temperature ambientali elevate possono agire sulla corretta conservazione domestica degli alimenti, pertanto si raccomanda attenzione alle modalità di conservazione degli alimenti deperibili (latticini, carni, dolci con creme, gelati, etc).
Indossare un abbigliamento leggero e proteggersi dai raggi solari
I vestiti devono essere leggeri e comodi, di cotone, lino o fibre naturali.All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto.
E’ importante inoltre proteggere la pelle dalle scottature con creme solari con alto fattore protettivo. Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con molta cautela, per evitare il peggioramento della dermatite diabetica o ustioni serie a causa della minore sensibilità dei recettori al dolore.
Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina.
Non lasciare sole le persone, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole. Se si entra in una macchina parcheggiata al sole, per prima cosa aprire gli sportelli per ventilare l’abitacolo ed iniziare il viaggio con i finestrini aperti, per abbassare la temperatura interna, o utilizzare il sistema di climatizzazione dell’auto. Tenere in macchina una scorta d’acqua che può essere utile nel caso di code o file impreviste. Se l’automobile è dotata di un impianto di climatizzazione, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna. Evitare di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Durante le soste evitare di mangiare troppo rapidamente e soprattutto evitare bevande alcoliche.
Ipertesi e cardiopatici: evitare di alzarsi in modo brusco
Se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo mai bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi.
Attenzione ai farmaci che si assumono in caso di malattie cardiovascolari.
Ricordarsi che il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell’ipertensione arteriosa (pressione alta) e di molte malattie cardiovascolari. Durante la stagione calda è opportuno, quindi, effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci).
Attenzione ai cambiamenti di abitudine e di attività della persona anziana
Occorre considerare come importanti campanelli di allarme che possano far pensare ad un aggravamento dello stato di salute di una persona anziana la riduzione di alcune attività quotidiane, come: spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi. E comunque, in condizioni di caldo elevato, prestare attenzione a parenti o vicini di casa anziani che possono avere bisogno di aiuto soprattutto se vivono soli.
Conservare correttamente i farmaci
In condizioni di temperature ambientali molto elevate particolare attenzione deve essere posta alla corretta conservazione domestica dei farmaci.
Occorre segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, in concomitanza con una terapia farmacologia:
Nel caso di assunzione cronica di farmaci si consiglia di consultare il proprio medico di famiglia per eventualmente adeguare la terapia. Non devono essere sospese autonomamente terapie in corso; una sospensione anche temporanea della terapia senza il controllo del medico può aggravare severamente uno stato patologico . Conservare il prodotto a temperatura superiore ai 30°C solo per brevi ed occasionali periodi; lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta; conservare in frigorifero anche i prodotti che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25°-30°C.
- Redazione
- 26 Maggio 2007
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