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I risultati definitivi dell'autopsia non si avranno prima di 24-48 ore; la Procura fa sapere che l'inchiesta procede "in ogni direzione"

La casa di Compignano dove è stata uccisa Barbara Cicioni è tuttora assediata da investigatori e giornalisti in attesa di una svolta nelle indagini. L’arrivo sul posto, intorno alle 13, del sostituto procuratore Antonella Duchini lascia supporre che possano esserci a breve delle novità. Presenti anche il sindaco di Marsciano, Gianfranco Chiacchieroni, e Massimo Buconi, assessore provinciale e zio della vittima.
Alcuni degli elementi raccolti (ivi inclusi quelli derivanti dall’autopsia eseguita questa mattina) stanno indirizzando l’inchiesta anche su altre piste. Il TG5, nel lanciare il servizio di apertura, ha parlato della possibilità che l‘apertura della cassaforte possa essere stata messa in atto per sviare le indagini e che la vittima probabilmente conosceva l’omicida, elemento avvalorato anche dal fatto che il cane non avrebbe abbaiato. Pure il TG1 ha parlato di indagini a tutto campo, anche in considerazione dell’orario anomalo della rapina.
Nel pomeriggio la Procura della Repubblica di Perugia ha reso noto che saranno necessarie 24-48 ore per avere i primi risultati attendibili dell’autopsia, iniziata oggi con l’esame esterno e alcuni prelievi.

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