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Tre sportivi: Mario Monachini, assistente capo della polizia penitenziaria, ex fondista; Marco Fringuello, capo squadra dei vigili del fuoco;Giuseppe Baiocco, psicoterapeuta.
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Una amara costatazione è la prima impressione riportata dai tre “sportivi” che hanno iniziato il giro dell’Umbria a piedi. “Un groviglio di mulattiere, sentieri, carrarecce trancia l’Umbria che non ne vuol sapere di segnalarle come si deve”. I tre uomini partiti a piedi, il 3 maggio, hanno terminato la prima parte del percorso. Dopo otto giorni di marcia da Orvieto, via Montecchio, hanno valicato le vette dei Monti Citernella, Sasso del Pucchio, Melezzole, Croce di Serra (detto Pelato per la riconoscibile vetta rada di vegetazione). Hanno poi proseguito verso i Monti Martani raggiungendo prima Acquasparta, da cui sono saliti al paesino diroccato di Scoppio, a 708 metri di altitudine fra boschi di querce, popolati da cuculi e poiane. Il Tour è proseguito verso i Prati di Stroncone, ad oltre 900 metri di quota, per raggiungere Piediluco passando per Moggio, uno sconfinamento nel Lazio doveroso, e la conclusione ad Arrone passando per Villalago.
I tre viaggiatori da non dimenticare e che riprenderanno l’escursione a fine estate sono: Mario Monachini, assistente capo della polizia penitenziaria, ex fondista; Marco Fringuello, capo squadra dei vigili del fuoco;Giuseppe Baiocco, psicoterapeuta.

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