Nella provincia di Perugia operano circa 2200 imprese di trasporto merci di piccole dimensioni, molte delle quali, a seguito della difficile situazione in cui si trova questo settore, sono state costrette a chiudere. Delle restanti imprese, una su quattro è fortemente indebitata tanto che il responsabile provinciale del Cna Fita, Pasquale Trottolini, accende il campanello d’allarme dichiarando quanto sia necessario il ripristino delle regole per una corretta funzionalità del mercato. Il problema non è solo il prezzo del carburante, aumentato del 30% nell’ultimo biennio, ma anche, asserisce Trottolini, la recente Riforma governativa sull’autotrasporto che è necessario modificare poiché non sembra possedere la capacità di spingere in modo adeguato sulle responsabilità dei committenti e dei titolari delle merci . Le reti viarie inadeguate, pericolose e congestionate sono un altro elemento di pericolo per l’economia, per la sicurezza sociale e soprattutto stradale. Se il Governo non dimostrerà la volontà di modificare la Riforma, il 31 maggio prossimo, a Palazzo Chigi, la categoria degli autotrasportatori sarà pronta a rompere l’accordo siglato nel febbraio scorso con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
