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Quasi il 20% della casistica ospedaliera in regime ordinario è racchiusa in dieci cause di ricovero

Il ministero della Sanità ha fatto l’identikit dell’ italiano in ospedale. Uomo con più di 65 anni e un problema cardiovascolare che porta molto spesso a un intervento di angioplastica. Oppure mamma e con bambino appena nato di parto naturale. Sono con buona approssimazione i ritratti dei ricoveri più comuni nel nostro Paese, in base a una particolare classificazione per diagnosi, infatti, quasi il 20% della casistica ospedaliera in regime ordinario è racchiusa in dieci cause di ricovero.
Ecco l’elenco con il numero dei dimessi:
Gravidanza e/o parto normale (264.511 dimessi)
Aterosclerosi coronaria e altre malattie ischemiche cardiache (234.811)
Scompenso cardiaco – Insufficienza cardiaca congestizia, non da ipertensione (186.184)
Malattie delle vie biliari (161.963)
Ernia addominale (149.089)
Chemioterapia e radioterapia (148.871)
Aritmie cardiache (143.757)
Ictus – Vasculopatie cerebrali acute (133.769)
Polmoniti (122.319)
Infarto miocardio acuto (117.833)
Salvo il primo posto del parto naturale e la gravidanza, “lieto” evento fisiologico, le cause che portano al ricovero ordinario in ospedale sono dunque riconducibili in gran parte a malattie cardiovascolari (aterosclerosi, insufficienza cardiaca, ictus, infarto miocardico acuto, aritmie), al trattamento delle neoplasie e delle malattie polmonari.
Oltre un ricovero su tre, si evince inoltre dal rapporto, richiede un intervento in sala operatoria
, pari a circa 4 milioni e 700 mila interventi complessivi nel 2004, di cui più di circa 3 milioni e 64 mila in regime ordinario e un milione 641 mila in day hospital.
In regime ordinario, ai primi posti tra gli interventi chirurgici più frequenti vi sono:
1. parto con taglio cesareo (complessivamente circa 210 mila interventi)
2. sostituzione di anca (80 mila circa)
3. isterectomia (oltre 65 mila)
4. angioplastica coronarica (circa 50 mila interventi)
In regime di day hospital, l’intervento chirurgico più frequente in assoluto è quello per cataratta: 336mila ricoveri (ma in regime di ricovero ordinario se ne contano altri 95mila).

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