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Allarme della Fao: per sostituire il petrolio potrà mancare il cibo e l'acqua
water

Il rovescio della medaglia dello sviluppo della industria di biocombustibili è che spinge i prezzi dei prodotti agricoli al rialzo. In una tale situazione chi ci guadagnerà sarà chi avrà la possibilità di utilizzare grosse risorse idriche per incrementare le produzioni agricole atte sostituire l’etanolo al petrolio.
Mentre però il petrolio è là dove madre natura ha deciso ci fosse e non ci resta che importarlo a caro prezzo, l’utilizzo dell’acqua, che abbiamo in Italia ed in Umbria,  per le colture può essere mantenuto entro limiti accettabili con l’irrigazione a goccia. I lavori per gli impianti di irrigazione di questo tipo potranno sin da ora prendere il via proprio perché la remunerazione dei prodotto agricoli sta salendo. A metterlo in luce è l’ultimo bollettino Fao. La produzione cerealicola mondiale raggiungerà nel 2007 il livello record di 2.095 miliardi di tonnellate (+4,8%). Tuttavia, con le scorte al loro livello più basso degli ultimi due decenni, la disponibilità complessiva sarà ancora appena sufficiente a soddisfare l’aumentata domanda fatta lievitare dalla rapida crescita dell’industria dei biocombustibili. Nel periodo 2006-2007 i prezzi internazionali della maggior parte dei cereali hanno segnato un sensibile aumento e, secondo la Fao, con tutta probabilità rimarranno alti nel 2007-2008. Di conseguenza, la Fao prevede che nella stagione in corso il costo totale delle importazioni di cereali dei Paesi a basso reddito e con deficit alimentare aumenterà di circa il 25%. Il grosso dell’aumento, secondo il rapporto, si avrà nella produzione di mais, che rappresenta il 70% del totale. Nel 2007-2008 si prevede che la rapida crescita della domanda di etanolo basata sul mais farà aumentare del 9% il totale dell’impiego industriale di cereali minori.

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