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Sulla manutenzione degli autobus romani
apm

Succosa polemica in corso all’interno e sull’ APM (azienda perugina mobilità). Nei giorni scorsi il capogruppo azzurro (FI) alla provincia, Ivo Fagiolari, aveva segnalato, mediante una interrogazione al Presidente della Provincia che “Nell’officina APM di Pian di Massiano si effettua manutenzione sui mezzi di trasporto pubblico operanti su Roma”. Conseguentemente si chiedeva “di riferire con urgenza sul fatto se sia o meno a conoscenza e se risponda al vero che nell’officina di Pian di Massiano si utilizzino le strutture e le apparecchiature per attività improprie e non dovute, in particolare per sottoporre a manutenzione e riparare mezzi pubblici che non sono di proprietà di APM ma dell’azienda di trasporto pubblico di Roma ove APM S.p.A in ATI (Ass.ne di Impresa) esercita servizi di T.P.L. con altre aziende.Non sta scritto da nessuna parte che i mezzi pubblici circolanti nei lotti romani debbano essere sottoposti a manutenzione ordinaria e straordinaria nell’officina di APM S.p.A. di Pian di Massiano, con utilizzo di personale e di ore lavorative di personale APM”. Si richiedeva in particolare di sapere “se dal bando di gara e dal capitolato di appalto sia stato stabilito che eventuali avarie e rotture dei vettori di trasporto dovessero essere riparati nell’officina di Pian di Massiano. Qualora ciò non sia consentito né previsto, si chiede, ancora, di riferire a carico di chi siano imputabili i costi per le ore lavorate su mezzi non appartenenti ad APM”.
Pepata la risposta dell’APM che invita l’interrogante a riflettere prima di esporsi a brutte figure “legate ad improprie prese di posizione, basate su informazioni false e tendenziose (come tali verificate anche in altre occasioni, in passato)” Per il Consigliere Fagiolari – continua la risposta dell’azienda perugina – “ come presidente dell’ATAM e, quindi, per i suoi rapporti di conoscenza e confidenza con quadri e dirigenti di quella Societa’ e dell’ASP, che nel 1996 la assorbì, sarebbe stato più opportuno, come potrebbe esserlo per il futuro, evitare analoghe sfasature, con una semplice telefonata di approfondimento e/o verifica delle informazioni che, l’azienda, attraverso i propri dirigenti e/o quadri è lieta e disponibile a fornire”.
Poi la precisazione tecnica, per cui c’è da attendersi la replica se è vero, come sospetta l’azienda, che l’ispiratore dell’interrogazione sia interno alla struttura aziendale “ApM, attraverso le proprie strutture ed il proprio personale, realizza a favore di autobus dei partners romani impegnati con Tevere TPL nella gestione di servizi urbani su Roma, (interventi di manutenzione per i quali- ndr) si evidenzia, infatti:
•che le officine della Società sono pienamente abilitate, sia tecnicamente che giuridicamente, a compiere interventi per conto terzi in virtù di regolari autorizzazioni possedute, ormai, da molti anni;
• che in questa funzione gli interventi vengono effettuati dietro pagamento di corrispettivi largamente remunerativi del lavoro svolto, con significativi margini di profitto per la Societa’;
• che gli interventi effettuati, sono stati, da tempo, regolarmente fatturati alle imprese committenti e che altri saranno eseguiti nel futuro e regolarmente fatturati”.

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