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Il candidato del centrodestra rimprovera sindaco e vicesindaco di non aver fatto niente
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Impegnato a girare il territorio per parlare con la gente, il candidato del centrodestra Antonino Ruggiano è sembrato finora quasi riluttante a partecipare al dibattito mediatico fra “addetti ai lavori”. Oggi, invece, si registra una sua netta presa di posizione sul problema della chiusura imposta alle attività commerciali in otto “super-festività”, nella quale denuncia le “false liberalizzazioni del centrosinistra”.

“In questi giorni – scrive Ruggiano – assistiamo stupefatti all’ennesimo attacco del centrosinistra umbro alla libertà di impresa ed al commercio. Com’è sempre stato, infatti, mentre chi ci governa continua a professarsi alfiere delle liberalizzazioni, nel concreto, continua a proporre norme che strozzano la libera iniziativa privata e la capacità di impresa dei singoli cittadini.
In tal senso, non si riesce davvero a comprendere come il nostro sindaco possa continuare a parlare della necessità di applicazione della “normativa regionale”, come se la stessa legislazione non fosse stata ideata, scritta ed approvata dalla stessa maggioranza che governa anche il nostro Comune e come se il nostro sindaco non fosse il Presidente della Associazione dei Comuni Umbri.
La domanda da porsi è invece un’altra. Cosa ha fatto il nostro sindaco Marini e l’ANCI in questi anni per modificare la normativa regionale? E la risposta è una sola: Niente! Cosa ha fatto il nostro vicesindaco Servoli in questi anni a tutela del commercio locale? La risposta è sempre la stessa: Niente!
Le norme regionali approvate dalla sinistra che precludono la possibilità assoluta di apertura nelle otto super-festività, appaiono una strozzatura gravissima alla libertà economica delle imprese e dei negozianti, colpendoli in un momento di particolare difficoltà e privandoli della possibilità concreta di godere dei pochi giorni di vero guadagno in cui ci sono turisti in giro.
E così, invece di continuare con le solite chiacchiere, ci aspetteremmo un atteggiamento diverso da parte del nostro sindaco e del nostro vicesindaco, capaci, per una volta almeno nella vita, di alzare la voce con i loro mandanti di Perugia e di provare a modificare una normativa che distrugge i nostri commercianti.
Basterebbe che i nostri amministratori dichiarassero apertamente di appoggiare le proposte di legge del centrodestra che sono depositate al Consiglio Regionale e in poco tempo si potrebbero risolvere tutti i problemi.
Ma la realtà è ben diversa. Allorquando non si tratta di aiutare le COOP e la grande distribuzione, ecco che l’ansia del centrosinistra di liberalizzare finisce di colpo. Todi, in vero, si merita di meglio. I commercianti e gli imprenditori del territorio si meritano amministratori che sappiano fare, realmente, i loro interessi, svincolati da lacci e laccioli e capaci di guardare solo al benessere della città”.

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